Apple ha assegnato la produzione di tutti gli schermi OLED per iPhone 13 in arrivo quest’anno a Samsung e LG, resta invece esclusa la cinese BOE che, seppur ammessa nella catena dei fornitori di Cupertino, sembra sia stata incaricata di produrre esclusivamente display con tecnologie precedenti destinati agli iPhone più economici.
Che a Samsung venga assegnata la fetta più consistente degli ordinativi Apple per gli schermi OLED di iPhone 13 non è una sorpresa: questo avviene fin da quando Apple ha introdotto gli OLED con iPhone X nel 2017. Quest’anno però cambiano dinamiche e quantitativi.
L’anticipazione che proviene dalla Corea del Sud conferma quanto già emerso negli scorsi giorni, vale a dire che Samsung è stata incaricata da Apple di produrre tutti gli schermi OLED con tecnologia LTPO-TFT, transistor a film sottile di ossido policristallino a bassa temperatura, destinati agli iPhone 13 Pro e iPhone 13 Pro Max, o come Apple deciderà di battezzare gli eredi degli attuali modelli top con schermi da 6,1” e 6,7”. Questa tecnologia è indispensabile per dotare entrambi gli iPhone 13 Pro di schermi con aggiornamento fino a 120Hz, tecnologia che Apple impiega su iPad da anni e indica con il termine ProMotion.
Invece per i prossimi modelli iPhone 13 da 6,1” e 5,4” eredi di iPhone 12 e iPhone 12 mini, gli schermi saranno prodotti sia da Samsung che da LG. Più in dettaglio si stima che Samsung produrrà per Apple complessivamente circa 120-130 milioni di OLED flessibili, mentre LG circa 50 milioni di pannelli. Si tratta di un incremento per LG di circa 20 milioni di pezzi rispetto agli ordinativi ottenuti per iPhone 12.
L’esclusione della cinese BOE è celebrata dalla testata Korea IT News come il primato tecnologico dei marchi della Corea del Sud rispetto ai sempre più agguerriti concorrenti cinesi che ancora faticano a raggiungere tecnologie e standard top di Samsung e LG. Ma anche se è vero che l’esclusione di BOE dagli ordinativi Apple per gli schermi iPhone 13 conferma il primato tecnologico sudcoreano nei display, sembra che il colosso cinese sia stato incaricato da Cupertino di produrre schermi per i modelli precedenti e più economici di iPhone.
Non solo: negli anni BOE è riuscita a ridurre le distanze nelle tecnologie e nei processi, riuscendo a diventare fornitore Apple, risultato inimmaginabile per una società cinese di display solamente pochi anni fa. Infine, stando alle anticipazioni circolate a febbraio, sembra che BOE inizierà la produzione in quantità limitate di schermi micro OLED destinati ai visori per realtà aumentata e virtuale, settore in cui da anni si attende l’ingresso di Apple con suoi dispositivi dedicati.
Gli iPhone 13 sono attesi con intaglio più piccolo nella parte alta del display, con chip modem 5G di nuova generazione, connettività mmWave più veloce in più nazioni, nuovo processore a altro ancora: tutto quello che è emerso finora sui prossimi smartphone Apple è in questo approfondimento di macitynet.