Ci sono voluti dodici lunghi anni perché Apple potenziasse l’alimentatore incluso nella confezione degli iPhone. Ma finalmente ieri, durante l’evento di presentazione dei nuovi modelli, Apple ha annunciato che all’interno della scatola della serie Pro ci sarà un alimentatore USB-C da 18W e il cavo con spina USB-C Lightning per poter così ricaricarli a piena potenza.
Un aggiornamento che al pubblico vale 60 euro, perché per acquistarli separatamente sullo store della Mela sono necessari 35 euro per l’alimentatore ed altri 25 per il cavo nella versione lunga 1 metro (quello da 2 metri ne costerebbe 39, ma ci accontentiamo), e quindi certamente apprezzabile visto che per comprare uno dei nuovi iPhone 11 Pro si spendono almeno 1.189 euro.
E’ la prima volta che accade perché come dicevamo Apple, nella confezione degli iPhone, ha da sempre incluso un caricatore da 5V 1A (5W). Nessuna critica per i primi anni, per carità, perché d’altronde è di questa potenza che avevano bisogno le batterie dei primi modelli, ma già nel 2014 le cose sarebbero potute andare diversamente (per la gioia degli utenti).
In quell’anno infatti, sempre a settembre, Apple presentò iPhone 6 e 6 Plus, i primi della gamma a supportare la ricarica rapida a 2A (10W). In quell’occasione ci si sarebbe quindi potuti aspettare un caricatore da 2A come quello che all’epoca veniva fornito in dotazione con gli iPad, ma Apple pensò che forse il pubblico non era abbastanza pronto e così decise di lasciare ancora in dotazione il medesimo alimentatore degli anni precedenti.
Da lì, ogni anno l’annuncio dei nuovi iPhone veniva fortemente atteso anche per questo motivo. Perché se le indiscrezioni che già nei mesi precedenti al lancio ci svelano quasi tutte le novità (anche con buonissima precisione), meno sicuro era invece che il caricatore fosse sempre lo stesso. O quantomeno che Apple lo potenziasse, ci si sperava.
Negli ultimi anni e con il continuo aggiornamento delle batterie, sempre più capienti nonché abilitate ai sistemi di ricarica ultra-rapida Qi a partire da iPhone 8 e iPhone X (quindi dal 2017), ritrovarsi con il medesimo caricatore da 5W del 2007 cominciava ad essere effettivamente snervante, perché era ormai chiaro che questi dispositivi erano certificati per poter essere ricaricati molto più velocemente, tanto che Apple stessa vendeva separatamente alimentatori compatibili per spingere la ricarica.
Anche perché come dicevamo per ricorrere ad una soluzione ufficiale bisogna sborsare altri 60 euro. Ora è chiaro che non si tratta di un problema economico perché se si ha la possibilità di acquistare un dispositivo che già di suo costa più di mille euro, quelli da aggiungere sono soltanto “spicci”.
Quel che il pubblico da anni critica è invece proprio il concetto di dover andare a potenziare un dispositivo fin dall’acquisto con accessori extra, perché psicologicamente ciò fa pensare che non sia “perfetto” come Apple invece declama di anno in anno.
Ma basta cincischiare perché finalmente il popolo della Mela è stato ascoltato. I nuovi iPhone 11 Pro e 11 Pro Max hanno in confezione il caricatore USB-C da 18W e il cavo Lightning USB-C per ricaricarli alla massima potenza fin dallo spacchettamento. Da oggi si chiude così un capitolo ma…se ne è già aperto un altro che ci si avvicina parecchio, perché la critica che divampa tra social network e forum riguarda sempre l’alimentatore di Apple.
Pare proprio che Apple ritenga questo aggiornamento una necessità dei soli utenti che lei stessa ieri ha definito “professionisti”. Perché iPhone 11, il sostituto di iPhone XR dello scorso anno e quindi con le medesime capacità di accettare la ricarica rapida a 18W, continua infatti ad essere venduto insieme al caricatore del 2007 ed al cavo Lightning del 2012.