Finora in Unione europea iPadOS non era stato designato come “gatekeeper” ai sensi del Digital Markets Act, ma ora Apple ha sei mesi di tempo per rendere il sistema operativo di iPad pienamente conforme agli obblighi DMA, applicando cambiamenti alla stregua di quelli già integrati su iPhone in iOS 17.4, con modifiche relative a metriche per l’analisi delle app, funzionalità per motori browser alternativi, e opzioni per l’elaborazione di pagamenti nelle app e la distribuzione di app per iOS.
La Commissione europea riferisce che anche iPadOS ora è considerato un sistema “gatekeeper”, in altre parole con caratteristiche che potrebbero mettere a repentaglio la concorrenza e i consumatori, perché tendente al monopolio, e potenzialmente in grado di dominare in vari campi, ed Apple dovrà pertanto aprire diversi aspetti, per consentire alla concorrenza di offrire loro prodotti e servizi, alternativi a quelli di serie nel sistema operativo.
La decisione arriva al termine di una indagine che ha stabilito quanto segue:
- Il numero di utenti commerciali di Apple supera di undici volte la soglia quantitativa e si prevede che il numero degli utenti finali, vicino alla soglia, aumenterà nel prossimo futuro;
- Gli utenti sono “bloccati” in iPadOS; secondo l’Ue, Apple fa leva sul suo “grande ecosistema” per disincentivare gli utenti finali dallo switching verso sistemi operativi per altri tablet.
- Gli utenti aziendali sono vincolati su iPadOS a causa della base di utenti “ampia e commercialmente attraente” e della sua importanza per determinati casi d’uso, come le app di gioco.
Alphabet, Amazon, Apple, ByteDance, Meta e Microsoft, sono tutte aziende designate come gatekeeper dalla Commissione UE, tutte tenute a conformarsi al Digital Markets Act DMA, rischiando altrimenti sanzioni fino al 10% del fatturato globale, e fino al 20% in caso di recidiva.
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