«Abbiamo fatto in modo che iPad diventasse quel che vuole l’utente: da un album fotografico da tenere in mano ad un blocco per disegnare grazie ad Apple Pencil, oppure grazie a tastiera e trackpad un dispositivo per lavorare ai file importanti» racconta Craig Federighi durante la WWDC21. «Con iPadOS 15 rendiamo il tutto ancora più intuitivo e potente».
Partiamo dai “Widget”: c’è un grande aggiornamento, perché ora possono essere posizionati dove si vuole: questo perché lo consente il grande schermo, che offre molto più spazio per posizionare i widget tra le app e su più pagine. L’idea – spiega – è quella di usare ogni pagina di iPad per fare cose diverse, dal lavoro allo svago nel tempo libero.
Arriva poi “App Library” – che conosciamo già da iOS 14 – con cui le applicazioni installate sul tablet vengono categorizzate e organizzate automaticamente, in modo da poterle ritrovare con facilità.
Migliora molto anche il Multitasking, con nuovi gesti che facilitano l’organizzazione delle schermate e il passaggio da una sessione di lavoro all’altra. Ad esempio con un tap si apre il menu del multitasking, che permette di lavorare su due applicazioni contemporaneamente tramite la modalità “Split View” oppure con il “Tab Over”; toccando e tenendo premuto sopra un messaggio ricevuto via mail è ad esempio possibile leggerlo per intero senza dover uscire dalla schermata corrente.
Inoltre c’è una nuova area che Apple chiama “Shelf”, scaffale, che raccoglie e organizza i documenti, tenendoli sulla parte bassa dello schermo, e tutta una nuova serie di scorciatoie da tastiera per velocizzare il flusso di lavoro.
La nuova versione del sistema operativo, disponibile per tutti in autunno, viene rinnovata anche l’applicazione “Note”, che ora include le “Menzioni” con la cronologia delle attività per vedere come e cosa cambia in una determinata nota.
Ci sono anche i “Tag” per ritrovare più facilmente le note e una funzione che si chiama “Quicknote” che permette di appuntarsi rapidamente qualcosa da qualsiasi schermata. Il funzionamento viene spiegato bene dall’ingegnere di Apple Pencil Will Thimbleby, mostrando come sia facile trascinare la punta dello stile da un angolo per estrarre una piccola porzione bianca in sovrimpressione, come fosse un piccolo pezzo di carta digitale, scriverci dentro quel che si vuole e poi con un altro gesto lo si sposta in basso e questo viene automaticamente salvato in una nuova nota.
Su iPad arriva inoltre il sistema di traduzione, che permette ad esempio di scrivere in una lingua e veder automaticamente tradurre il testo in un’altra; oppure è possibile tradurre il contenuto di una pagina web tramite lo “Split View”; ma più di tutti è possibile perfino tradurre i testi contenuti nelle immagini, e si tratta di un servizio che è già integrato nel dispositivo, quindi non serve la connessione ad internet per farlo funzionare.
Un’altra grande novità è data da “Swift Playground”, che permette di imparare a programmare in Swift direttamente da iPad, perché il tablet ora diventa anche uno strumento dal quale è possibile scrivere codice. Da quest’anno infatti iPad può scrivere codice e poi sincronizzarlo con Mac e Xcode, portandolo così ad un nuovo livello. Secondo Federighi questo permette di cambiare in maniera importante il modo con cui si può usare iPad, che di fatto diventa un valido strumento per inventare applicazioni per iPhone e iPad senza passare per il Mac.