Big G continuerà a sviluppare e lanciare nuovi modelli di smartphone Pixel, portatili e dispositivi 2 in 1 Chrome OS ma, con l’annuncio di queste ore, Google dice addio ai tablet. Arriva così la conferma ufficiale circa i cambi interni della divisione hardware circolata fin dal mese di marzo.
Il colosso di Mountain View non dichiara le ragioni di questa mossa, ma la fuoriuscita dai tablet suona come un riconoscimento dei limiti di Android e Chrome OS sul versante tablet e, ancora prima, l’impossibilità di competere con iPad e Samsung, i primi due costruttori al mondo in questo mercato.
Occorre una precisazione: Google considera tablet dispositivi che possono essere sganciati da una base con tastiera o assolutamente privi di tastiera. Questo significa che, anche se Google dice addio ai tablet, continuerà a sviluppare e introdurre computer portatili e dispositivi convertibili 2 in 1. L’ultimo tablet marchiato Big G risale a ottobre 2018 con Pixel Slate da 12,3”.
I dirigenti del colosso precisano che la società stava lavorando a due tablet più piccoli, progetti che ora vengono completamente cancellati, mentre il piccolo team dedicato, si parla di circa 20 persone, verrà suddiviso e destinato ad altre divisioni, per lo più quella dedicata a portatili e convertibili.
Anche se Google dice addio ai tablet arrivano due rassicurazioni. La società infatti dichiara che nonostante lo stop sul versante hardware tablet, lo sviluppo di Chrome OS prosegue sia per supportare portatili che tablet. Gli utenti che ne possiedono uno continueranno a ricevere aggiornamenti software fino a giugno 2024. Non solo: Google continuerà a collaborare con i costruttori terze parti suoi partner che continueranno a lanciare tablet Chrome OS.
Come anticipato Google non dichiara le motivazioni di questa scelta, lasciando così campo libero per le ipotesi: quelle più gettonate sono tre. Da anni l’andamento della divisione hardware di Google è sotto osservazione per stabilire se Big G sia in grado o meno di operare al di fuori dei suoi mercati e business di riferimento. L’annuncio di queste ore che Google dice addio ai tablet è un altro segnale negativo sull’andamento altalenante di questa divisione.
In secondo luogo il mancato successo nei tablet è visto come una conseguenza della assenza o scarsità di app in versione tablet sia per Android che per Chrome OS. Infine, ma forse è il motivo principale, la mossa di Google sembra sancire lo strapotere di Apple nel settore tablet.
Negli ultimi anni Cupertino ha ampliato in modo consistente la propria gamma di dispositivi, con modelli presenti praticamente in ogni fascia di prezzo: iPad mini, iPad economico, iPad Air 2019 e anche iPad Pro. Una offerta completa che verrà ulteriormente rafforzata con il rilascio di iPadOS, nuovo sistema operativo interamente focalizzato sui tablet in arrivo questo autunno insieme a iOS 13 per iPhone.