Studiare con iPad a scuola si può fare: la didattica multimediale, le lezioni interattive, le ricerche da condividere con insegnanti e compagni, sono diventate proprio grazie ad iPad una realtà all’Istituto Cobianchi di Verbania. Da due anni, gli studenti di due classi del Liceo delle scienze umane e del liceo linguistico dell’Istituto Cobianchi hanno detto basta ai libri di testo: i volumi cartacei hanno lasciato lo spazio nello zaino ad iPad e in classe sono stati aperti i confini dell’insegnamento.
“iPad viene utilizzato come strumento per una didattica che vede nella flipped lesson il suo modello – spiega Barbara Pesce, responsabile del progetto Cobipad per l’informatizzazione della scuola -. Ora le lezioni sono costruite come lezioni rovesciate e si sfruttano le web quest e il cooperative learning. IPad viene utilizzato per fare ricerca, per prendere appunti, raccogliere materiali e condividerli, comunicare con i docenti, interagire con la piattaforma Moodle che supporta la didattica e costruire degli ebook delle diverse discipline”.
Gli studenti coinvolti nel progetto Cobipad hanno acquistato un iPad e rinunciato ai libri di testo. Una scelta – quella dell’addio al libro di testo cartaceo – legata all’accordo con le famiglie e alla disponibilità degli insegnanti per un impegno completamente nuovo: lavorare per tre anni con il dispositivo portatile Apple e a preparare autonomamente il materiale per ogni lezione con gli studenti.
Per la scuola di Verbania l’uso di iPad per la didattica non è una rivoluzione imprevista, ma il naturale sviluppo di una storia scolastica abituata al confronto con le nuove tecnologie. “La nostra scuola ha una lunga esperienza di ricerca e di utilizzo delle tecnologie per la didattica: a partire dalle sperimentazioni che hanno introdotto lo studio dei nuovi mezzi, alle esperienze fatte con progetti didattici, agli incontri di formazione per i docenti – continua Barbara Pesce -. La proposta di utilizzare un tablet per sostituire i libri di testo cartacei, per permettere a docenti e studenti di accedere a una diversa metodologia didattica è nata da un’approfondita riflessione condotta nel corso degli anni all’interno della scuola sulle modalità di apprendimento degli adolescenti e sull’uso della tecnologia nella didattica”. I risultati in termini di gradimento da parte degli studenti, qualità dell’ apprendimento e di sviluppo delle competenze – fino ad ora positivi – vengono monitorati dall’Università di Statale di Milano Bicocca.
Perché un iPad? Oltre ai computer, alle Lim, alle aule multimediali, un iPad in uno zaino è un vantaggio perché “di facile utilizzo, sicuro, di supporto per studenti con disabilità e disturbi specifici dell’apprendimento, adatto per imparare facendo”. Un nuovo approccio all’insegnamento e all’apprendimento, dal Nord al Sud Italia, dall’istituto Cobianchi sulle rive del lago Maggiore, all’istituto Virgilio di Mussomeli (Macity ne parla qui), con iPad si può fare.