iPad a scuola è possibile. A dirlo sono centocinquanta studenti dell’Istituto Virgilio di Mussomeli, in Sicilia, che da un mese hanno incominciato a vivere la scuola in modo diverso grazie ad iPad: compiti a casa, libri di testo, comunicazioni con gli insegnanti ora sono a portata di tap. I ragazzi delle classi prime del liceo classico, del liceo scientifico e dell’Istituto professionale per l’agricolutura e l’ambiente Virgilio e i docenti titolari di cattedra hanno ricevuto in comodato d’uso gli iPad e da un mese hanno dato il via a un progetto di trasformazione della didattica da tradizionale a 2.0: più comunicazioni dirette tra studenti e insegnanti, più appunti a portata di mano sempre pronti da consultare, più facilità di accesso alle informazioni.
I dispositivi portatili con la Mela sono stati acquistati dall’Istituto di Mussomeli assieme a 28 videoproiettori, due postazioni fisse di computer con stampante wireless, tre lavagne Lim ed è stata potenziata la rete wireless. Il tutto con i fondi strutturali europei Por Fse – Dotazioni tecnologiche per gli ambienti di apprendimento per le scuole del secondo ciclo.
“L’Europa chiede alla scuola italiana di essere una scuola digitale. Partecipare al bando per ottenere i fondi europei per informatizzare il funzionamento dei servizi e della didattica è stato naturale – spiega Calogera Genco, dirigente scolastica dell’istituto Virgilio di Mussomeli -. Ora per i giovani e gli studenti dell’Istituto Virgilio è incominciata un’esperienza importante e nuova, ma anche difficile: utilizzando iPad a scuola sono protagonisti di una scuola che cambia e cerca di essere al passo con i tempi, con le esigenze del mondo del lavoro e della società in cui viviamo”.
La scommessa della scuola siciliana è portare la multimedialità in classe: i ragazzi delle classi prime, accompagnati dai professori, hanno incominciato a utilizzare iPad per leggere i libri di testo disponibili in formato digitale, per scrivere appunti, creare mappe, rispondere a quesiti dei compiti in classe, fare i compiti a casa, comunicare con professori e compagni, fare ricerche e preparare presentazioni interattive.
A differenza di altre esperienze, come quella dell’Istituto Cobianchi di Verbania (Macity ne parla qui) – che già da due anni ha dato il via ad una didattica multimediale rinunciando ai tradizionali libri di testo – per l’Istituto Virgilio i cambiamenti nelle ore di lezione arriveranno poco a poco. “Gli insegnanti si stanno attrezzando per lezioni e compiti interattivi e si stanno abituando a questo nuovo tipo di didattica. iPad, e la potenziata rete wifi, sono per la scuola un valore aggiunto, che consentirà anche ai docenti – oltre che ai ragazzi – la possibilità di avvicinarsi a nuovi confini della didattica: andranno oltre alle lezioni tradizionali”.
In un momento come questo, in cui Obama scommette e investe sulla scuola e il digitale e l’Italia guarda alla scuola 2.0 come a un miraggio, l’esperienza di questa scuola di una piccola incantevole città del Sud ci dice che iPad a scuola è possibile. Sì, si può fare, anche da noi.