L’iPad Pro dimostra ancora una volta la potenza dell’architettura ARM. Impressionante come anno dopo anno Apple riesca quasi a raddoppiare le prestazioni. Philip Schiller, Senior Vice President Worldwide Marketing della Mela, ha più volte sottolineato come il chip A9X supera la maggior parte dei PC portatili nelle attività grafiche e della CPU.
Apple evidenzia per il chip A9X l’architettura a 64 bit di livello desktop, evidenziando la possibilità di “fare cose che prima erano possibili solo con i computer”. È un segnale che lascia intendere che qualcosa bolle in pentola su questo versante? Nel giro di una o due generazioni Apple potrebbe avere a disposizione un processore mostruoso, tecnicamente sfruttabile per creare un MacBook ARM. Resta da capire se una simile strategia abbia senso o no… con i pro e i contro che tutto ciò comporta. Dimostrare di sfornare anno dopo anno processori sempre più potenti è nel frattempo certamente un fattore di pressione micidiale che Apple può giocarsi nei confronti di Intel per avere corsie di favore, ottenere sconti e quant’altro.
Sul Mac il passaggio dai processori PowerPC agli Intel non solo è stato indolore ma ha portato tanti vantaggi in termini di scelte, aggiornamenti, funzionalità. Una su tutte, la possibilità in caso di necessità di avere macchine sulle quali eseguire Windows (o altro sistema operativo) senza problemi, un aspetto da non trascurare per alcuni utenti e le cui problematiche potrebbero essere risolte in potenziali computer con CPU ARM ricorrendo all’emulazione (esistevano già le applicazioni in grado di far girare Windows in una finestra anche ai tempi dei vecchi PowerPC).
Da anni si vocifera che Apple starebbe segretamente lavorando a Mac con ARM, scelta che permetterebbe alla lunga di ridurre i costi, avere a disposizione macchine con maggiore durata delle batterie e avere controllo totale sulla piattaforma, inclusa la componente strategica e fondamentale dei processori. Come abbiamo già spiegato altre volte per compiere un’eventuale transizione ai Mac con ARM, Apple dovrebbe fornire agli sviluppatori un nuovo software di emulazione in stile Rosetta al fine di consentire l’esecuzione dei software scritti per i Mac Intel in attesa che gli sviluppatori creino software e app ad hoc; in sostanza si prospetterebbero i soliti dubbi e le stesse perplessità di altre transizioni che Apple ha però sempre dimostrato di sapere gestire perfettamente…