Nelle scorse ore sono emersi i dettagli di una riunione interna di Apple sui visori di realtà aumentata avvenuta in ottobre, con l’indicazione di un possibile posticipo: finora infatti l’arrivo era atteso già nel 2020, ma ora sembra che questo dispositivo non vedrà la luce fino al 2021 o 2022.
Emergono però ulteriori indicazioni sui piani di Cupertino in questo settore: la prima mossa consiste nell’introduzione di un super sensore 3D, una evoluzione di quello impiegato per Face ID su iPhone e iPad Pro, in grado di rilevare distanza e profondità dell’ambiente circostante all’utente.
Questa componente viene indicata come il fulcro delle funzioni di realtà aumentata e verrà implementata per la prima volta in iPad Pro 2020, come già indicato da mesi, che avrà due fotocamere sul retro, abbinate a un piccolo foro proprio per questo sensore 3D. Alcuni avevano ipotizzato tre fotocamere come in iPhone Pro, ma ora per la prima volta viene chiaramente indicato un blocco a due fotocamere come iPhone 11.
Anche se fino a oggi tutte le principali novità hardware e software di Cupertino sono arrivate prima su iPhone e solo in un secondo momento su iPad, l’anno prossimo rappresenterà una eccezione perché il super sensore 3D sembra debutterà prima su iPad Pro 2020 che potrebbe arrivare già entro la prima metà dell’anno, e poi a settembre anche negli iPhone 5G 2020.
Il passo successivo della strategia AR di Apple, indicata da Mark Gurman di Bloomberg, punta poi all’introduzione di un visore per realtà aumentata e virtuale tra il 2021 e il 2022 con focus su videogiochi, visione di video e riunioni virtuali. Nel report di ieri la data punta chiaramente al 2022 invece che nel 2020 come precedentemente emerso, ma la società potrebbe presentarlo con largo anticipo rispetto alla vendita, forse anche un anno prima e quindi sarebbe il 2021, allo scopo di attrarre sviluppatori per la creazione per tempo di software e app.
Infine nel 2023 dovrebbe arrivare un dispositivo Apple AR più compatto e leggero, quello che viene descritto come un paio di occhiali da abbinare a iPhone. Ma questi non sono gli unici dettagli rilevanti: sembra infatti che in Apple circa 1.000 dipendenti stiano lavorando alle soluzioni hardware e software per la realtà aumentata. Si tratterebbe di un super team guidato da Mike Rockwell, vice presidente AR e VR di Cupertino, ex dirigente dei laboratori Dolby.
Numeri e dimensioni imponenti confermano la grande importanza strategica di questo progetto per Cupertino, oltre agli ingenti investimenti in corso. Un super team multidisciplinare di cui fanno parte competenze diversissime, con ingegneri esperti di videogiochi, hardware di iPhone, progettazione hardware, esperti di produzione, ma anche esperti di grafica e anche diversi ex ingegneri della NASA reclutati da Cupertino. La sede di lavoro è indicata in un’area di Sunnyvale in California non precisata, comunque poco distante da Apple Park.
Tutto quello che c’è da sapere su iPhone 11 e iPhone 11 Pro è in questo approfondimento di macitynet. Per tutte le novità attese in iPhone 2020 rimandiamo a questo articolo.