Il successo di vendite di iPhone durante il secondo trimestre dell’anno, corre il rischio di oscurare il successo altrettanto clamoroso di altre tre linee di prodotto: iPad, Mac ed indossabili. Questi dispositivi considerati i qualche mondo ancillari nei record di fatturato degli scorsi anni, hanno prodotti tutti risultati da record come si nota dalla presentazione dei risultati fiscali.
Qualche dato? Nel segmento che include Apple Watch e cuffie (oltre che l’ancora trascurabile HomePod ed Apple TV), il fatturato è cresciuto del 16% passando da 5,5 miliardi a 6,4 miliardi. I Mac crescono del 20% passando da 5,8 miliardi a 7 miliardi addirittura iPad sale del 30%, da 5 a 6,5 miliardi di vendite.
La ragioni questo rialzo che porta da circa 16 a 20 miliardi il fatturato totale dei prodotti hardware che non sono gli iPhone è dovuto almeno in parte, come ha spiegato ieri Luca Maestri, alle nuove necessità dei clienti che hanno abbracciato il lavoro da casa attrezzandosi di conseguenza. Apple ha avuto anche la fortuna di avere programmato il ciclo di rinnovo di alcuni di questi prodotti in coincidenza con i provvedimenti di lockdown; iPad Pro e Mac portatili sono arrivati proprio in questo periodo presentandosi come molto visibili e appetibili chi lavorava da casa o studiava da casa.
Apple, come ha spiegato Cook, avrebbe forse potuto fare anche meglio se non ci fossero stati limiti nella disponibilità di alcuni prodotti. La previsione è che la crescita continuerà anche nel trimestre in corso, il che potrebbe dare una spinta ad un mercato che contrariamente al passato sarà privo delle vendite nuovi iPhone.