Negli USA è accaduto, in Italia sta accadendo: l’iPad diventa uno strumento per la didattica. Ormai il tablet anche nel nostro paese è entrato in diversi istituti per sostituire i libri, supportare gli studenti nell’apprendimento, consentire loro di allargare gli orizzonti di confrontare la propria conoscenza con quella che emerge dai programmi scolastici e di incrociare il tutto con banche dati e fonti di formazione ed informazione su Internet. In molti casi è anche uno strumento per la pubblicazione di ricerche, libri scolastici, appuntu multimediali. L’importanza di iPad, e dei tablet in generale diventerà fondamentale quando il prossimo anno entrerà in vigore la nuova norma che impone l’uso di questi strumenti nelle superiori. È alla luce di tutto questo che è ormai irrinunciabile per i docenti, i formatori didattici in generale, il personale della scuola, comprendere che significa usare iPad in classe ed è in questo contesto che si colloca iPad in classe, un libro di Alberto Pian.
Edito in in formato Kindle e in formato iBook, iPad in classe spiega l’uso pratico di iPad in un contesto scolastico. In esso l’autore, una delle voci più autorevoli nel settore (è insegnante che da tempo lavora con le nuove tecnologie nel campo dell’insegnamento, è docente Èspero, Apple Distinguished Educator oltre che membro del gruppo internazionale degli Apple Education Development) ci spiega come interrogare la GMA (Google Memory Assistant) per raccogliere le fonti con i propri studenti, per selezionarle e per presentarle in classe ma anche come integrare l’uso di iPad con i libri di testo di carta, in ePub e PDF, con le fonti Web e i Podcast e tutto quel che si trova tra iTunes (ad esempio iTunes U) tra il mondo del multimedia di Internet. L’iPad è un quaderno multimediale ma chi lo usa deve sapere come renderlo realmente parte di un insegnamento attivo e dinamico, producendo filmati, schede multimediali di ricerca e di sintesi, presentazioni interattive, lezioni minimaliste oppure organizzate, lezioni “collage” oppure podcast. Nel volume troviamo decine di esempi e di procedure, come organizzare un apprendimento mobile, interattivo e stimolante.
«iPad in classe – si legge nella presentazione – mette a disposizione tutta l’esperienza dell’autore per insegnare e apprendere con rigore ma senza trascurare il piacere e il gioco. “iPad in classe” insegna a costruire giochi didattici e a utilizzare in chiave didattica quelli esistenti. Insegna a trovare i metodi e le applicazioni giuste per condividere i prodotti e le risorse, per lavorare in gruppo, a distanza o nello stesso ambiente. iPad in classe spiega come e perchè costruire veri libri interattivi e multimediali: da semplici opuscoli, a dispense, fino ad arrivare a libri di testo di grande impatto, che interagiscono con i lettori. Insegna a distribuire on-line i contenuti agli studenti con gli strumenti Apple tramite iTunes U».
In termini pratici “iPad in classe” porta la scuola del XXI secolo verso il nuovo metodo, quello di una didattica “integrata e multicanale” che interagisce con gli studenti impiegando gli strumenti più avanzati in modo semplice, chiaro ed efficace, ma che può essere interessante anche per un pubblico più vasto, anche non direttamente connesso con il mondo della scuola. Ad esempio i rivenditori di prodotti Apple, che possono comprendere meglio come funziona in determinati ambiti iPad e possono così fornire un riscontro ai clienti e ai semplici utenti di iPad che vogliono superare l’aspetto ludico e di fruizione dei contenuti, per spostare l’attenzione sull’aspetto formativo proprio o dei propri figli.
iPad in classe costa 9,49 euro in formato Kindle e in formato iBook.