Il nuovo iPad è in arrivo e molti si chiedono come sarà, come funziona, cosa può fare e soprattutto in che cosa è differente dal modello precedente o, se vogliamo, se è davvero molto differente dal modello precedente. Macitynet ha messo per la prima volta le mani su un iPad 2 il giorno dell’annuncio, il 2 marzo; successivamente si è recata negli USA, mettendosi in fila con tutti gli americani, il giorno 11 marzo per acquistare la nuova generazione del tablet con lo scopo di rispondere proprio a queste domande. Dalla nostra esperienza abbiamo ricavato una recensione dell’iPad 2 focalizzata in maniera esplicita sul confronto tra il primo modello e il secondo modello del tablet, un testa a testa virtuale che speriamo però sia utile anche a mettere in luce i punti di forza e qualche inevitabile debolezza di un prodotto che sarà un punto di riferimento per l’esplosivo universo dei dispositivi touch.
La recensione, che trovate qui di seguito, è uno degli articoli e degli approfondimenti che trovate nella rivista in PDF che abbiamo preparato per l’occasione e che che contiene anche una recensione della Smart Cover, approfondimenti, immagini esclusive, dettagli costruttivi, la storia del lancio di iPad 2, riflessioni e una galleria di giochi e app da scaricare subito.
IPAD 2 DI FUORI
La prima cosa che colpisce di iPad 2 sono le dimensioni. Come possiamo leggere nelle specifiche ufficiali la differenza è essenzialmente nello spessore, mentre lato per lunghezza rispetto al modello precedente non ci sono grandi novità, eppure l’impressione di avere di fronte un prodotto sensibilmente più piccolo è istantanea. Solo sovrapponendo l’uno all’altro ci si accorge che siamo di fronte a questioni di millimetri.
Un considerevole contributo a questa sensazione viene dato sia dal profilo affusolato che dal peso. Due elementi che cambiano totalmente il feeling con il tablet, rendendolo più ergonomico e più facile da maneggiare. La seconda cosa, infatti, che colpisce di iPad 2 è proprio l’agilità con cui lo si impugna e lo si usa; al contrario del primo modello che sembrava più leggero di quanto non fosse, iPad 2 sembra più pesante di quanto non appaia tenendolo in mano, merito senza dubbio del miglior bilanciamento e delle scelte costruttive.
La qualità, come sempre per Apple è all’eccellenza. Impossibile o almeno difficilissimo trovare qualche dettaglio fuori posto; dagli interruttori al tasto di accensione non si nota la minima sbavatura; anche i materiali sono al top. Basti guardare, a titolo di esempio, come Apple ha rifinito la copertura del foro del microfono, ora centrata nella parte alta del dispositivo all’interno del quale è stata collocata una retìna in acciaio, o la cura assoluta nella satinatura del metallo. Apple ha risolto con grande sapienza ingegneristica i problemi posti dal profilo ridotto che l’ha costretta a modificare tutti i controlli collocati sui bordi per renderli compatibili con lo spessore di molto inferiore a quello del modello precedente.
È proprio qui, su uno dei bordi, che troviamo, a nostro giudizio, l’unico elemento discutibile; il connettore del cavo di ricarica e sincronizzazione resta esposto per una parte significativa. Si tratta dell’effetto, già visto in iPod 4G, del profilo “a lama” del bordo di iPad 2. È bene però dire che nonostante questo non abbiamo mai avuto nel corso della decina di giorni di utilizzo la sensazione che il cavo potesse essere disconnesso in maniera accidentale.
L’altoparlante (mono) è stato collocato dietro ad una griglia microforata, questo per via dei più volte citati bordi profilati e sottili. Il suono non ci è parso né più forte né più debole rispetto al modello precedente anche se per fare dei test esatti occorrerebbe una misurazione accurata mediante qualche strumento specializzati. Quel che possiamo dire è che come per l’iPad 1, iPad 2 fa il suo dovere quanto si tratta di audio attraverso lo speaker integrato; nessuno però pretenda di riempire una stanza di musica usando questo piccolo pertugio o di avere una resa da impianto Hi-Fi. Per questo ci volevano e ci vogliono delle casse.
La modifica del retro, ora più piatto del precedente, rende iPad 2 molto più stabile; niente più effetto “barchetta” che caratterizzava il modello originale quanto era collocato su di un tavolo.
La variante di colore bianca (novità di questa edizione) che abbiamo provato ci ha piacevolmente e favorevolmente colpito anche se ammettiamo che si tratta di una questione di gusti. In ogni caso il bianco contribuisce a rendere meno delicato maneggiare l’iPad, le impronte digitali molto visibili su bordo nero, qui lo sono molto meno.
LO SCHERMO
Lo schermo non ha alcuna differenza con quello precedente, o almeno non ne abbiamo notate di sostanziali nell’intensità della luminosità, nella resa del nero e nella fedeltà cromatica; l’unico dettaglio e nel punto di bianco. L’iPad 2 sembra avere una tonalità più calda rispetto all’iPad 1 che avevamo a disposizione, ma questo potrebbe dipendere dalla differente marca dei pannelli. Alcuni test specializzati hanno dimostrato come tra il display Retina di iPhone 4 (326 ppi) e quello di iPad 2 (132 ppi) non corre una differenza di qualità percepibile, questo grazie all’antialiasing molto efficiente.
Qualità dello schermo a parte, resta il problema del primo modello di iPad: la superficie estremamente lucida mostra ogni segno di grasso delle dita anche se il trattamento oleofobico a prima vista (non abbiamo fatto alcun test specifico) appare un po’ più efficiente. In ogni caso rendere lo schermo impresentabile è questione di pochi attimi d’uso e non importa quanto prima e quanto accuratamente vi siete lavati le mani. La superficie lucida pone anche il ben noto (a chi ha sperimentato il primo modello) problema di leggibilità in ambienti dove ci sono fonti di luce direzionate in maniera precisa. In queste occasione si deve cercare, come per il modello precedente, il giusto orientamento per leggere lo schermo e non per la luminosità che è all’eccellenza, ma per i riflessi.
LA BATTERIA
Per quanto riguarda la batteria dobbiamo dire che, come spesso accade, Apple è stata più che onesta nelle specifiche fornite, anzi anche leggermente conservativa: iPad 2 raggiunge e supera, infatti, le 10 ore di utilizzo in situazioni “reali”. Per cercare di razionalizzare questa impressione abbiamo svolto gli stessi test che avevamo fatto con l’iPad originale con risultati di fatto molto simili; la riproduzione di un film in formato iTunes con schermo con luminosità al 50% ha toccato 10 ore e 28 minuti (vecchio iPad tra 10:10 e 10:43); gioco a Zombie Contro Piante circa 8 ore (vecchio iPad circa 7); suonando una playlist in loop, dopo 12 ore ci restava l’83% della batteria. Con attivata la posta in push solo Wifi il consumo è stato di circa il 12% nell’arco di 12 ore; navigazione di un’ora e posta in push, consumo di circa il 13% della batteria. A mettere carico sotto stress l’iPad sono i giochi in 3D. In 20 minuti di Real Racing 2 se ne va circa il 15% dell’energia; con Infinity Blade il consumo è solo leggermente inferiore. Ma qui siamo di fronte a giochi che sfruttano intensamente processore e core grafico. A conti fatti, in ogni caso, iPad 2 è un prodotto che per quanto riguarda la batteria è pienamente e totalmente fruibile al punto che per un viaggio fino anche ad un paio di giorni è persino possibile dimenticarsi a casa il caricabatteria.
LE PRESTAZIONI
Per le prestazioni dovremmo lasciare il commento alle tabelle che pubblichiamo in queste pagine che dicono molto di più di tante parole, ma non possiamo esimerci da commentare le fredde cifre con le nostre impressioni: il nuovo iPad è sensibilmente, visibilmente e tangibilmente più veloce del precedente. La differenza si nota specialmente in alcune operazioni come la navigazione su Internet; i nostri test hanno dimostrato che nella navigazione reale il vantaggio di iPad 2 rispetto ad iPad 1 è di circa il 50%. Qualche incertezza in meno anche nello scorrimento delle pagine con una meno frequente apparizione della tipica, in alcune occasioni, area grigia che abbiamo visto su iPad 1. Abbiamo svolto qualche prova con applicazioni specificatamente riprogrammate per sfruttare il nuovo hardware (come Real Racing 2, Asphalt 6 e Infinity Blade) e dobbiamo dire che qui più che di velocità incrementata si deve parlare di qualità visuale superiore. Come abbiamo letto su siti specializzati, i programmatori hanno potuto applicare effetti che caricano in maniera superiore l’hardware di iPad avendo la possibilità di farlo grazie ad una serie di innovazioni introdotte da Apple; tra di esse in primo luogo c’è il processore che ha certamente un ruolo chiave nel far salire la velocità del dispositivo. Dell’A5, questo il suo nome, costruito da Apple in casa su tecnologie ARM parliamo a parte; qui ci limitiamo a ricordare che si tratta di una componente a doppio nucleo di calcolo la cui velocità a seconda delle fonti dovrebbe essere di 1 GHz o di 890 MHz; sembra sicuro che ha un comportamento dinamico con crescita della frequenza del clock in base al compito che gli viene affidato. Accanto alla CPU abbiamo un nuovo core grafico prodotto da Imagination, la PowerVR SGX 543MP2, anche questo a doppio nucleo. Infine tutto il sistema poggia su una RAM portata a 512KB (era 256 KB nella versione precedente).
LE FOTOCAMERE
Tra gli elementi di rilievo del nuovo iPad c’è sicuramente la presenza di due digicamere. Quella anteriore, usata essenzialmente per videochiamate, ha risoluzione VGA, quella posteriore è una videocamera HD (720p) in grado di scattare foto a 960×720, ovvero meno di un megapixel (0,7 megapixel per la precisione) tradotto nel linguaggio delle macchine fotografiche digitali; si tratta dello stesso hardware già visto in iPod touch 4G. Al di là dei dati tecnici va detto che se pensate di usare queste due videocamere per scattare foto potreste restare delusi; la qualità non si avvicina neppure lontanamente a quella che si ricava da iPhone 4. In piena luce si ottengono con quella posteriore risultati di qualità accettabile per una visione a video, ma non per la stampa, non fosse altro che per la risoluzione. Ma anche i colori, slavati e afflitti da una dominante ciano, sono discutibili. A conti fatti con iPad si scattano foto in emergenza e poco più; per altro anche avendo un macchina fotografica di migliore qualità resterebbe il problema di un dispositivo troppo grosso e scomodo da usare per questo scopo. Le cose vanno un po’ meglio (ergonomia a parte dell’iPad 2) per girare filmati; la videocamera posteriore infatti, come accennato, garantisce un qualità buona, anche se pure non qui non si può parlare di risultati al top, neppure per la tipologia del prodotto. Complessivamente, dunque, va detto che le videocamere di iPad 2 sembrano essere state integrate più per rintuzzare la concorrenza che per creare una situazione di leadership come per altre tecnologie e alla fine si riducono a due elementi di servizio più che a prodotti strutturalmente finalizzati a dare una identità ad iPad.
IL GIROSCOPIO
Altra novità hardware è il gioroscopio digitale a tre assi, un sistema che permette ad iPad di determinare l’inclinazione e l’orientamento e sostanzialmente leggere il posizionamento del dispositivo in uno spazio tridimensionale. Si tratta di una componente che non viene usata direttamente dall’utente finale ma su cui gli sviluppatori possono contare per applicazioni di navigazione GPS e per realtà aumentata. Anche i giochi possono beneficiare del giroscopio per fornire un’esperienza immersiva. Tra i titoli ottimizzati per giroscopio troviamo Real Racing 2 HD Asphalt Adrenaline, Jenga HD, Rage HD.
FACETIME E PHOTOBOOT
Facetime, con Photoboot uno dei due applicativi caratterizzanti di iPod 2, non ha sorprese per chi conosce la versione già vista su iPhone 4 e iPod touch 4. Si tratta di un sistema che, solo via Wifi, ci mette in comunicazione video con altri dispositivi abilitati, come iPhone 4, iPod touch 4G o tutti i Mac con Facetime. Per la chiamata è necessario avere un Apple ID (che ci si può procurare direttamente dall’interno dell’applicazione Facetime) e un indirizzo email di riferimento; a quel punto si possono chiamare utenti su iPhone 4 (avendo il loro numero di telefono), iPod touch o iPad 2 (avendo la mail registrata per Facetime). La fluidità e la qualità delle videochiamate dipende essenzialmente dalla velocità della rete, ma nelle nostre prove abbiamo sperimentato sempre risultati di buon livello.
Facetime a parte abbiamo anche provato il funzionamento della chiamata video usando l’app Skype per iPhone senza riscontrare alcun problema. Questo vuol dire che è già possibile, anche in assenza di applicazioni per video chat ottimizzate per iPad, svolgere chiamate video con programmi di terze parti.
Per quanto riguarda Photoboot ci sono pochissime cose da dire. Il programma produce “effetti speciali” (9 in tutto) su immagini fotografiche riprese dalla videocamera posteriore e anteriore di iPad e le salva nel rullino fotografico. Questa applicazione non ha il suo punto di forza nell’utilità quotidiana, ma è probabile che molti, specialmente i più giovani, ne saranno affascinati.
CONCLUSIONI
In conclusione non possiamo non provare a farci la domanda che, probabilmente, molti si attendevano dall’inizio: vale la pena di acquistare iPad 2? La risposta dipende dalla prospettiva sotto cui ci si pone e dalle proprie aspettative. Se avete già un iPad di prima generazione, probabilmente potete saltare il turno; perderete alcuni dei vantaggi innegabili proposti dal nuovo hardware e in particolare una velocità sicuramente superiore nei giochi e nella navigazione in Internet, ma non la possibilità di fare praticamente tutte le cose che state facendo con l’iPad originale, tranne che la video chat. Se invece avete intenzione di sfruttare a fondo iPad per trascorrere più di qualche ora con giochi in 3D e magari di usare le venture applicazioni per realtà aumentata e le comunicazioni in video, cominciate a mettere mano al portafogli, perché sono cose che non potrete fare o non potrete fare allo stesso livello con il vecchio iPad. Se, infine, non avete un tablet e avete aspettato il lancio della seconda generazione di iPad per comprarlo, è giunto il momento: non troverete, e per molto, sul mercato nessun dispositivo con un così favorevole rapporto tra prezzo, prestazioni, qualità e design.
PRO
Design e materiali di qualità elevatissima
Prestazioni al top
Ecosistema iTunes con inarrivabile scelta di app
Favorevole rapporto tra qualità e prezzo
Sistema operativo solido e sperimentato
Batteria di lunga durata
CONTRO
Fotocamere di bassa qualità
Schermo lucido con tendenza a sporcarsi e a generare riflessi
Click qui per leggere questa recensione in PDF nel nostro speciale creato in occasione del lancio di iPad 2.