Un difetto di fabbrica ha colpito Apple nelle scorse settimane? La domanda ruota vorticosamente su alcuni siti Internet che legano proprio al nome della società di Cupertino un annuncio lanciato oggi da Cirrus Logic. L’importante società opera nel settore dei semiconduttori ed è specializzata nell’ambito dei prodotti per audio, oggi ha reso noto che a causa di un’elevata quantità di chip malfunzionanti usciti dalle sue linee di produzione, i profitti scenderanno dal 54/56% al 50%. Cirrus Logic non specifica a chi fosse stato destinato il chip, ma il suo principale cliente è Apple e un taglio tanto significativo ai profitti lascia immaginare che sia stato proprio un prodotto di Cupertino ad essere stato colpito dal problema.
La vicenda sta suscitando qualche clamore e preoccupazione tra i clienti della Mela; in particolare ad avere alzato le antenne sono coloro che hanno comprato un iPad 2, il prodotto che più probabilmente di ogni altro potrebbe essere stato quello interessato dal chip difettoso. In realtà al momento, almeno da quello che si apprende dal Wall Stret Journal, il difetto sarebbe stato scoperto in prossimità della messa in produzione in serie della componente e non una volta consegnata al cliente e montata sulle schede madri; l’effetto, se questa ricostruzione fosse corretta, sarebbe stato la riduzione dei volumi di produzione e quindi meno possibilità per l’anonimo cliente di mettere a regime la catena di montaggio.
Le parole di Jason Rhode, presidente e amministratore delegato di Cirrus Logic, lasciano supporre che in realtà i problemi siano stati ridotti: «si è trattato di una vicenda spiacevole, ma la nostra priorità numero uno è stata assicurarci che determinasse l’impossibilità di un lancio di successo per il nostro cliente. Pensiamo di essere riusciti in questo obbiettivo». In effetti iPad 2 è stato disponibile inizialmente in quantità ridotte, ma certo non si può dire che non sia stato messo nelle mani dei clienti in quantità ingenti. Una situazione che sembra rispecchiare alla perfezione le considerazioni di Rhode.