Non solo speranze infrante, ma anche non pochi problemi per i bilanci e i risultati di Apple: è questo quello che potrebbe verificarsi se venissero confermate alcune anticipazioni che provengono oggi dall’Oriente. Eccole in sintesi: invece di vedere la luce in aprile, il nuovo iPad 2 potrebbe essere posticipato fino a giugno, allo stesso tempo iPhone 5 invece di arrivare tra le mani degli utenti tra giugno e luglio, potrebbe scivolare addirittura a settembre. Non si tratta di rumors ma delle previsioni di due società di analisi che occorre tenere presenti nonostante il loro inesistente record in fatto di previsioni per quanto riguarda le cose della Mela.
L’allarme meno verificabile è quello relativo al ritardo di iPad 2 emesso da Yuanta Securities Co., società di analisi orientale quasi sconosciuta nel campo delle predizioni della Mela. Secondo questo report Cupertino avrebbe introdotto alcune modifiche nel progetto iniziale di iPad 2, una variazione comunicata prima del Nuovo Anno Lunare cinese a cui sarebbero seguiti alcuni problemi tecnici che richiedono più tempo del previsto per essere risolti. Non occorre essere analisti esperti per prevedere gli inconvenienti di un iPad 2 rilasciato a giugno: da qui all’estate infatti arriveranno sul mercato infiniti tablet concorrenti Android e non solo. Un ritardo nella commercializzazione potrebbe siginificare più spazio per la concorrenza.
Ancora più sorprendente il report elaborato da Craig Berger di FBR Capital Markets che prevede un iPhone 5 non commercializzato tra giugno e luglio, come da sempre è avvenuto, ma addirittura a settembre. L’analista sostiene questa ipotesi basandosi su informazioni attribuite alla catena dei costruttori orientali. Qui emergerebbero segnali di ritardo per l’assegnazione dei contratti per le componenti, tra cui i chip e gli schermi per il nuovo smartphone. La costruzione del sensore ottico per la fotocamera sembra sarà esclusiva di Omnivision con una percentuale inferiore attribuita a Sony. Nonostante il presunto ritardo l’analista sostiene che Cupertino ha in programma un incremento dei volumi: invece dei 75milioni di pezzi stimati in precedenza, sembra che la produzione sia ora destinata verso i 100milioni di pezzi.
Difficile se non impossibile valutare l’attendibilità di questi due nuovi report e la veridicità delle rispettive previsioni di ritardo per iPad 2 e iPhone 5. Come accennato nè Yuanta Securities nè Craig Berger di FBR Capital Markets rientrano tra i nomi noti per quanto riguarda le previsioni dei piani di Apple e soprattutto non offrono alcuno storico che dimostri la loro affidabilità in questa materia.