Quando quattro mesi orsono fu firmato il contratto tra Apple e l’università Federico II di Napoli per la creazione di quella che oggi è iOS Academy sembrava impossibile poter realizzare in così poco tempo un progetto che mettesse in gioco una struttura ancora da terminare, l’organizzazione di un corso ancora mai sperimentato in Europa e posizionare il tutto in una delle aree dismesse di Napoli, sede dell’industria della trasformazione alimentare, in pratica nell’area che un tempo vedeva gli stabilimenti e i lavoratori di Cirio operare su uno dei settori fiorenti dell’area partenopea, quello dell’industria conserviera.
Oggi chi cerca la sede di quella che è iOS Academy, ma anche di altre attività che arriveranno sotto lo stimolo dell’Università, si trova all’improvviso, nella città un po’ caotica solcata da strade in pavè a cui il nostro tassista lancia qualche maledizione, una costruzione modernissima che svetta per un piano sopra la skyline del quartieri popolare di San Giovanni.
Girato l’angolo ci troviamo di fronte ad una struttura verde-azzurra a grandi vetrate con un’ampia piazza e da qui veniamo indirizzati al blocco dei servizi, quello che ospita l’Aula Magna appena completata con aule e corridoi che sono probabilmente fresche di tempera: durante la presentazione ci confermeranno che i lavori sono terminati solo la sera prima.
Il “just in time” è tipicamente italiano ma il campus di San Teduccio, proprio perchè le sue le sue superifici lucide sono in contrasto con un ambiente multicolore e multimaterico, sono una sorta di sfida alla città vecchia, alle vecchie strutture decadenti fotografate come dopo una esplosione nucleare nell’istante della chiusura di Cirio.
Su questa area hanno scommesso diversi sindaci e diverse amministrazioni (rappresentate ecumenicamente nella platea dell’aula) e l’evento di iOS Academy coincide con un traguardo e con una nuova partenza.
[Qui una immagine navigabile a 360° dell’aula magna vista dal basso]
[vrview img=”https://www.macitynet.it/wp-content/uploads/2016/10/YEBE6337ok.jpg” width=”620″ height=”620″ ]
[qui un’altra vista dall’area centrale]
[vrview img=”https://www.macitynet.it/wp-content/uploads/2016/10/AUBE5337ok.jpg” width=”620″ height=”620″ ]
Non è solo l’investimento in formazione di una grande multinazionale in un area che ha bisogno di nuovi stimoli e di dare speranza e coraggio ai propri ragazzi ma un segno concreto, una piccola gemma color acquamarina che potrebbe espandere proprie idee e iniziative al resto del quartiere, contaminandolo in positivo, mostrando come si possano creare imprese (o se preferite startup) mettendo insieme idee nuove o creando nuovi modi di investire sulle tecnologie e sulle lavorazioni che possono essere attualizzate e ammodernate
In sostanza è questo il messaggio che i vari politici, dal sindaco De Magistris al presidente della regione De Luca, la ministro dell’Istruzione Giannini e i rappresentanti dell’istituzione universitaria hanno portato all’attenzione di chi come noi pensava di trovarsi ad una semplice cerimonia di inaugurazione: il rendersi conto che i ragazzi di oggi, che frequenteranno iOS Academy e quelli che aderiranno alle iniziative che Apple ha in previsione per i prossimi anni quadruplicando gli studenti interessati, questi ragazzi o sono affamati, di conoscenza, di strumenti per poter cambiare il loro destino e in fondo anche quello della loro terra.