Dopo avere lanciato (o provato a lanciare, questo potrà dirlo solo il tempo) qualche anticipazione su Mac Os 10.9, il sito americano 9to5 Mac fa la stessa cosa con iOS 7.
Il nuovo sistema operativo, nome in codice Innsbruck (dice 9to5Mac) che, probabilmente, sarà annunciato alla prossima WWDC, si distinguerà da tutti quelli visti fino ad oggi per un completo restyling del look. Ripercorrendo una indiscrezione in circolazione da tempo, l’articolo parla di una interfaccia molto più lineare e minimalista di quelle viste fino ad oggi, priva di textures accentuate, elementi che si rispecchiano in altri e dettagli riflettenti.
Sparirebbe anche ogni traccia di scheuomorfismo, ovvero ogni metafora digitale di elementi analogici come la riproduzione di agende cucite per la rubrica indirizzi o il registratore a nastro dei podcast (recentemente cassato). Sulla rampa di lancio ci sarebbe una completa revisione delle icone della applicazioni native di iOS, delle barre strumenti e di diversi elementi fondamentali dell’interfaccia del sistema operativo, anche se la sua struttura di funzionamento resterebbe la stessa.
Voci su un processo di semplificazione di iOS sono uno dei temi dominanti nei siti che discutono di Apple e provano ad alzare le antenne sul suo futuro. Nei mesi scorsi è stato dato per scontato, per altro, anche da importanti testate giornalistiche il fatto che Scott Forstall sia stato estromesso da Cupertino non solo per la pesante scivolata su Mappe, ma per la sua passione per il barocchismo visivo dell’interfaccia di iOS e delle sue applicazioni, un approccio che, secondo molti, sarebbe andato fuori controllo suscitando pesanti critiche anche all’interno di Apple. Tra i peggiori nemici dello scheuomorfismo propugnato da Forstall ci sarebbe stato Johnathan Ive che ora, non a caso e con le prevedibili conseguenze, è a capo del gruppo che cura l’interfaccia umana di tutto il software di Cupertino.
Tra le ipotesi più percorse sul futuro dell’interfaccia di “Innsbruck” (a voler dar per buono il nome in codice vociferato da 9to5Mac), c’è la virata verso non solo una semplificazione dell’interfaccia, ma sull’uso di metafore meno dirette di quelle rappresentate da iOS 6 e i suoi predecessori. Secondo alcuni osservatori in Apple si riterrebbe particolarmente efficace il sistema usato da Microsoft per Metro, la schematica e simbolica interfaccia di Windows Phone che fa leva su forme geometriche e colori ed è del tutto priva di riferimenti funzionali alla vita “analogica”, come interruttori, ingranaggi, leve, bottoni. Qualcuno si è spinto anche ad ipotizzare che indizi sul futuro del nuovo iOS sarebbero contenuti nel logo della WWDC che fa uso di colori fluorescenti, tratti leggeri e semplificati e font altrettanto minimaliste.