Apple sta preparando iOS 19. Non si tratta di uno scoop perchè ogni anno di questi tempi fa la stessa cosa per preparasi ad annunciare il nuovo sistema operativo nel contesto della suo evento di giugno, la WWDC.
Ma quest’anno ci sarà qualche cosa di diverso e per quale vale la pena di soffermarsi: il lancio del nuovo sistema operativo rappresenterà una nuova fase dell’esperienza utente su iPhone. Dopo anni di modifiche incrementali, iOS 19 è infatti preannunciato come una sorta di rifondazione visiva del sistema operativo mobile di Cupertino.
Il progetto, noto internamente con il nome in codice “Solarium”, porterà con un nuovo linguaggio estetico, cosa che di per sé già rilevante, ma anche un messaggio di unità tra piattaforme.
In particolare il riferimento sarà visionOS, il sistema operativo del visore Vision Pro, che ha introdotto concetti visivi nuovi come finestre fluttuanti, trasparenze e animazioni ambientali. iOS 19 prenderà questi elementi e li riadatterà al formato touch.
Non si parla, almeno per ora, di radicali cambiamenti funzionali nell’approccio di fondo, la speranza di Apple è quella di far apparire iPhone (ma anche un iPad perchè iPadOs avrà gli stessi cambiamenti) esperienza di utilizzo più fresca e attuale.
Il redesign, però, è solo la punta dell’iceberg. Siri dovrebbe iniziare a diventare davvero intelligente, poi ci sono aperture importanti per il mercato europeo imposte dal Digital Markets Act e si introducono innovazioni mirate in app come Messaggi, Salute e Fotocamera.
In linea generale la sensazione è che iOS 19 non sarà solo uno dei tanti passi in avanti compiuti negli anni, ma una porta che si apre su un nuovo ciclo software. Uno di quelli destinati a durare anni, come accadde con iOS 7 più di un decennio fa.
Ecco tutte le novità vociferate e attese.
Progetto Solarium, Restyling in stile visionOS
Partiamo dalla cosa più importante: l’interfaccia Solarium, un progetto guidato da Alan Dye, attuale responsabile del design software di Apple.
Dye, che ha collaborato a lungo con Jony Ive e ha contribuito al design di iOS 7 e di watchOS, supervisiona un team di oltre 300 persone dedicato non solo all’aspetto visivo del sistema operativo, ma anche all’esperienza sonora dell’interfaccia.
Apple sta procedendo con cautela in questa trasformazione, consapevole delle reazioni contrastanti che un cambiamento radicale può suscitare tra gli utenti (sono oltre 2 i miliardi di dispositivi in uso,) ma l’azienda ritiene che sia il momento giusto per evolvere l’interfaccia in una direzione più moderna e integrata.
Le prime app a ricevere il trattamento saranno Fotocamera, Impostazioni, Centro di Controllo e Safari, ma il nuovo linguaggio visivo sarà esteso progressivamente a tutto il sistema. Per trovare un cambio così radicale si deve andare indietro al lancio di iOS 7 nel 2013.
In sintesi per l’interfaccia dobbiamo attenderci
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Angoli più morbidi
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Trasparenze dinamiche
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Menu contestuali e fluttuanti
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Layout “spaziosi” con maggiore respiro visivo
Come detto non sarà solo un cambiamento estetico, ma un tentativo di rendere l’interazione più naturale e visivamente coerente su tutti i dispositivi Apple.
Nuova app Fotocamera
In un panorama in cui lo smartphone è diventato il dispositivo fotografico più diffuso in assoluto, la Fotocamera rappresenta uno degli elementi chiave dell’esperienza utente, spesso decisiva nella scelta tra un modello e l’altro. Non stupisce che Apple con iOS 19 un sistema operativo che si vuole presentare come totalmente nuovo, appunti l’attenzione sull’app Fotocamera.
Il gruppo di iOS 19 lavora in stretta collaborazione con Molly Anderson, dirigente responsabile del design hardware, per garantire una coerenza tra l’hardware e il software dei dispositivi Apple che sulla fotocamera ha una rilevanza particolare. Con iPhone 17, in arrivo in autunno assieme a iOS 19, porterà importanti miglioramenti anche lato hardware. Ci saranno novità per la fotocamera frontale da 24 MP, un netto salto rispetto agli attuali 12 MP. I modelli Pro, invece, monteranno tre sensori posteriori da 48 MP, migliorando anche la resa in ambienti poco illuminati.
L’app, per quando si sa fino ad oggi, avrà
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Comandi fluttuanti e traslucidi, visibili solo quando servono.
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Interfaccia più pulita, per mettere al centro l’inquadratura.
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Controlli “smart”: lo zoom, il flash o i filtri appariranno solo in contesti specifici.
L’obiettivo è offrire un’esperienza più efficace e pratica e meno tecnica, dando facile accesso anche agli strumenti avanzati quando saranno necessari.
Siri con Apple Intelligence
Con iOS 19, Apple avrebbe dovuto lanciare una nuova generazione di Siri basata su Apple Intelligence, un’infrastruttura AI capace di capire il contesto e gestire azioni complesse interagendo con le app.
Non vale qui la pena di approfondire un discorso lungo, doloroso per Apple e già più volte affrontato in tutti i suoi aspetti, incluse le ragioni di fondo. Quel ci interessa qui, è che in iOS 19 dovremo avere le base di quella che sarà la vera Intelligenza Artificiale di Apple.
Parliamo di basi perché al debutto iOS 19 offrirà solo una prima versione semplificata di quel che doveva arrivare già a metà 2025: un Siri migliorato nell’interfaccia e in alcune risposte contestuali, ma ancora lontano dall’assistente che abbiamo visto dimostrato (con dei mock up come si è saputo successivamente) alla WWDV 2024.
Solo a metà 2026, probabilmente co iOS 19.5 avremo le funzioni più importanti ovvero una Siri
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Consapevole dello schermo: capisce cosa stai facendo e agisce di conseguenza.
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Contestuale: riconosce eventi, persone e appuntamenti dai messaggi e dalle mail.
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Proattiva: può suggerire azioni o anticipare richieste.
Apertura all’Europa: Apple si adegua al DMA
Con iOS 19 Apple è costretta ad estendere l’apertura del sistema operativo iniziata con i cambiamenti introdotti cn iOS 17.4. Parliamo dell’adeguamento al Digital Markets Act (DMA), il regolamento europeo entrato in vigore nel 2024 con l’obiettivo di limitare il potere delle grandi piattaforme digitali (i cosiddetti gatekeeper) e favorire la concorrenza e la libertà di scelta degli utenti.
Apple non ha ancora completato il percorso richiesto dal Digital Markets Act. Entro il giugno 2026, quindi poco dopo la metà dl ciclo di sviluppo di iOS 19, Apple dovrà introdurre
- possibilità per dispositivi terzi di usare AirDrop e AirPlay
- accesso al sistema di notifiche e pairing per smartwatch non Apple
- passaggio automatico dell’audio tra dispositivi come Airpods e Beats.
Tutte queste funzioni saranno disponibili esclusivamente nei Paesi dell’Unione Europea, ma segnano una svolta storica per l’ecosistema Apple.
Messaggi con RCS e crittografia
Con iOS 19, Apple introdurrà il supporto a RCS (Rich Communication Services), lo standard che sostituisce gli SMS e offre chat più moderne tra iPhone e dispositivi Android: messaggi multimediali di qualità, conferme di lettura, indicatori di digitazione e, soprattutto, crittografia end-to-end.
Apple ha resistito a lungo a questa apertura, temendo di indebolire il valore “esclusivo” di iMessage, uno dei pilastri dell’ecosistema iOS. Inoltre, Cupertino ha sempre sollevato dubbi sulla sicurezza dello standard.
Anche qui l’apertura arriva per l’aumento delle pressioni normative, soprattutto in Europa e negli Stati Uniti. Apple non ha però rinunciato del tutto al suo approccio: i messaggi RCS saranno comunque incorniciati nel classico fumetto verde, a segnalare una comunicazione “esterna” all’universo Apple.
iOS 19 darà ai messaggi
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Crittografia end-to-end: maggiore sicurezza nei messaggi tra iPhone e dispositivi Android (quando supportata).
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Immagini e video in alta qualità: addio alla compressione degli MMS.
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Indicatori di digitazione: puoi vedere quando l’altro sta scrivendo.
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Conferme di lettura: sai quando il messaggio è stato visualizzato.
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Messaggi via rete dati o Wi-Fi: non serve più il credito SMS.
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Conversazioni di gruppo più affidabili: gestione più fluida anche con utenti Androi
Traduzione in tempo reale con AirPods
iOS 19, in combinazione con gli AirPods e Apple Intelligence, consentirà di tradurre conversazioni in diretta, con audio in tempo reale direttamente nelle cuffie. Perfetto per chi viaggia, lavora in contesti multilingua o vuole semplicemente comunicare senza barriere.
Coach Salute: Apple lavora a un allenatore virtuale
In sviluppo anche una nuova funzione di coaching per la salute, il progetto Mulberry che analizzerà i dati raccolti da Apple Watch e iPhone per fornire consigli personalizzati su attività fisica, sonno, alimentazione e benessere. La funzione potrebbe non debuttare con iOS 19.0, ma il sistema operativo getterà le basi per il suo arrivo.
Compatibilità: chi potrà aggiornare?
Al momento Apple non ha ancora pubblicato la lista ufficiale dei dispositivi compatibili con iOS 19, ma le prime indiscrezioni permettono già di delineare un quadro abbastanza attendibile.
Secondo le fonti più affidabili, iPhone 11 e modelli successivi saranno sicuramente supportati. Per quanto riguarda invece i dispositivi più datati, come iPhone XR, iPhone XS e iPhone XS Max, la situazione è meno chiara: alcuni analisti ritengono che verranno esclusi, altri sostengono che potrebbero ricevere un ultimo aggiornamento, magari con funzionalità limitate.
In ogni caso, la conferma definitiva arriverà durante la WWDC 2025, quando Apple annuncerà ufficialmente tutte le novità e pubblicherà la prima beta per sviluppatori.
Date da segnare in calendario
Il percorso di rilascio di iOS 19 seguirà la consueta tabella di marcia targata Apple. Il sistema operativo sarà presentato ufficialmente alla WWDC 2025, in programma il 9 giugno. Come da tradizione, la beta per sviluppatori sarà disponibile lo stesso giorno, subito dopo l’evento inaugurale.
Per il pubblico, invece, la prima beta pubblica dovrebbe arrivare tra fine giugno e inizio luglio, mentre il rilascio definitivo di iOS 19 è previsto per settembre 2025, in contemporanea con il debutto della nuova generazione di iPhone, ovvero la serie iPhone 17.