Installando l’aggiornamento a iOS 17.4 Apple mostra su iPhone una schermata che permette agli utenti che risiedono nell’Ue di selezionare il browser da usare per impostazione predefinita, un obbligo al quale la Mela è stata costretta al fine di conformarsi al Digital Markets Act, normativa sui mercati digitali pensata per “garantire mercati digitali equi e aperti”.
Da quando Apple propone la schermata, molti sviluppatori di browser hanno notato un aumento considerevole di utenti. Gli sviluppatori di Brave, ad esempio, a metà marzo hanno riferito che in precedenza il numero di installazioni giornaliere della loro app oscillava tra le 7000 e 8000, ma dopo l’ultimo update di iOS è salito improvvisamente a una media di 11.000 download al giorno.
Reuters riferisce che gli utenti di un browser come Aloha (un navigatore incentrato sulla privacy) sono aumenti del 250% a marzo, con nuovi utenti arrivati in gran parte da Francia, Belgio e Germania, ma anche da altre nazioni (Italia inclusa).
Gli sviluppatori di Aloha, una società cipriota, riferiscono di una media di 10 milioni di utenti al mese. “In precedenza, l’UE era in nostro quarto mercato, ora è il primo”, afferma il CEO Andrew Frost Moroz.
Sviluppatori di browser come il norvegese Vivaldi, il tedesco Ecosia e il già citato statunitense Brave, hanno tutti notato un incremento nel numero di utenti. Anche gli sviluppatori di DuckDuckGo, già in precedenza noto, hanno notato un sostanzialmente aumento nel numero di utenti che usano il browser omonimo.
Tutti contenti, dunque? No: molti sviluppatori di browser di terze parti non gradiscono l’implementazione di Apple per la scelta del browser. Gli sviluppatori di Mozilla ritengono che Apple stia rallentando l’adozione dell’aggiornamento e stimano che solo un quinto degli utenti iPhone nell’UE abbiano scaricato l’ultimo aggiornamento ritenendo che il rollout dell’update stia avvenendo ad un ritmo più lento rispetto ai precedenti.
Altri sviluppatori di browser affermando che la schermata mostrata agli utenti per consentire di scegliere quale navigatore usare per default, non è ottimale. Jon Stephenson von Tetzchner, il CEO di Vivaldi, spiega che la schermata appare la prima volta solo quando l’utente apre Safari e sottolinea che l’elenco non mostra ulteriori informazioni. A suo dire il procedimento è “contorto”, rendendo più semplice per l’utente selezionare Safari “o altri nomi potenzialmente sconosciuti”.
A Vivaldi, insomma, non piace come è stata concepita la schermata e secondo questi sviluppatori – interpellati da TechCrunch – bisognerebbe mostrare informazioni aggiuntive “per aiutare gli utenti a fare una scelta più sensata”. Anche gli sviluppatori di Ecosia criticano la schermata mostrata da Apple: a loro dire Safari è sempre al centro dell’attenzione ed è inoltre sempre richiamabile dalla schermata Home del telefono.
Thanks @EU_Commission for your brilliant idea to force @apple to show the list of browsers. My mother, 70 years old, could not book an hospital visit because scared of this intrusive panel. One suggestion: let the engineers do their job, and try to do something concrete for #EU.
— Gennaro Tangari (@gennaro_tangari) April 12, 2024
C’è anche chi critica la comparsa del “ballot screen” dopo l’update, evidenziando come utenti poco esperti si siano trovati avanti a questa scelta senza sapere cosa fare.