Tra le novità integrate nell’aggiornamento a iOS 16.3, modifiche che riguardano le chiamate di emergenza: Apple spiega che – con l’update – per effettuare chiamate tramite la funzione SOS emergenze di iPhone, è ora necessario tenere premuti il tasto laterale e uno dei tasti del volume e poi rilasciarli. Questo per tutti gli iPhone dotati di Face ID.
Apple non lo dice espressamente, ma la modifica è stata effettuata probabilmente al fine di evitare chiamate di emergenza accidentali. In precedenza bastava tenere premuto il tasto laterale o uno dei tasti volume, continuando a tenere premuti i tasti, fino a quando non appariva il cursore “SOS Emergenze”: iPhone riproduce un suono di avviso e avviava il conto alla rovescia (bloccabile trascinando il cursore). Al termine del conto alla rovescia, iPhone chiamava i servizi di emergenza.
Con l’ultimo update di iOS il funzionamento è simile, ma ora è necessario rilasciare entrambi i pulsanti alla fine del conto alla rovescia. Finché i pulsanti vengono mantenuti premuti, iOS 16.3 non chiamerà le emergenze, è quando saranno rilasciati che partirà la chiamata.
Per richiamare le Preferenze delle chiamate di Emergenza basta aprire Impostazioni, scegliere “SOS Emergenze”; da qui è possibile scegliere se chiamare tenendo premuto e rilasciando il tasto laterale e uno dei tasti del volume, o – in alternativa – chiamare premendo il tasto laterale cinque volte. Da questa sezione è possibile indicare anche i contatti di emergenza.
In tutti i casi al termine di una chiamata di emergenza, iPhone avvisa i nostri contatti di emergenza tramite un SMS, a meno che tu non scelga di annullare l’azione. iPhone invierà la posizione in cui ci troviamo (se disponibile) e per un determinato periodo di tempo dopo che avremo attivato la modalità “SOS emergenze”, i nostri contatti di emergenza riceveranno aggiornamenti, nel caso in cui la nostra posizione cambi.
Con i terminali iPhone 14, in assenza di W-Fi e reti cellulari, è possibile inviare un messaggio di testo SOS di emergenza via satellite: per il momento il servizio funziona in USA, Canada e Regno Unito, ma Apple potrebbe annunciare presto la copertura del servizio in altri paesi.