Nonostante la giovane età Filippo Bigarella è già un nome noto nel panorama internazionale del Jailbreak: infatti pur essendo uno studente a tempo pieno Filippo può già contare al suo attivo diverse app distribuite tramite Cydia, il negozio delle app non ufficiali disponibile per gli iPhone e gli iPad sottoposti a jailbreak.
Nelle ultime ore Filippo è balzato di nuovo nelle news grazie alla sua ultima app: LivelyIcons che permette di personalizzare e rendere più divertente le schermate principali di iPhone applicando animazioni, icone che ballano e tremano, visualizzando il mitico Pacman che corre tra le icone di iOS e molto altro ancora. L’app di per sé è carina ma a suscitare ancora più interesse è l’iniziativa benefica associata: tutto il ricavato delle vendite è devoluto alla ricerca contro il cancro pediatrico. Di LivelyIcons e della lodevole campagna di donazioni di Filippo abbiamo già parlato qui.
Macitynet ha intervistato Filippo per uno sguardo più ravvicinato sulla sua esperienza come sviluppatore iOS, dai primi passi fino alle differenze tra l’App Store ufficiale e il Cydia store. Nelle risposte di Filippo emergono anche novità sull’accoglienza di LivelyIcons da parte della comunità degli utenti: contrariamente a quanto comunemente si crede la pirateria è in grado di fare danni e creare problemi anche per gli sviluppatori del mondo Cydia.
Quando hai iniziato ad occuparti di iOS?
Sono entrato a contatto con il mondo di iOS quando ho acquistato il mio primo iPhone, un 3GS bianco, pochi mesi dopo la sua uscita in Italia. Successivamente, in maniera molto graduale, ho iniziato ad interessarmi alla programmazione e, poco più di 2 anni or sono, ho iniziato a pubblicare su Cydia i miei primi tweak.
Hai mai pensato di creare applicazioni anche per iTunes e se no, perchè?
Certo, in realtà (soprattutto negli ultimi mesi) mi sono dedicato a qualche applicazione destinata all’App Store (una di esse è addirittura in “fase d’arrivo”). Una delle differenze tra sviluppare tweak ed applicazioni è che, almeno per ora, trovo i primi più interessanti da sviluppare: è necessario infatti esaminare e comprendere del codice scritto da altre persone, avendone a disposizione solo una versione compilata. Personalmente, ciò mi incuriosisce molto, ed è per questo che dedico a questo tipo di sviluppo la maggior parte della mia attività.
Quali sono i tuoi hack di maggior successo?
Uno dei miei tweak più popolari è indubbiamente Springtomize 2, che permette a tutti gli utenti di personalizzare anche il dettaglio più nascosto del proprio sistema operativo, dalle apparenze alle funzionalità.
Hai mai fatto altre iniziative benefiche come quella che hai lanciato su LivelyIcons?
No, questa è la prima volta che dò il via ad un’iniziativa simile, anche se già diversi mesi fa l’idea mi era balzata per la testa diverse volte: ho preferito aspettare il rilascio di un jailbreak compatibile anche con i dispositivi più recenti per poter coinvolgere un maggior numero di persone.
Hai già iniziato ad avere un riscontro dalla comunità Cydia?
Fin dal suo rilascio, LivelyIcons ha iniziato ad accumulare un discreto numero di vendite e devo dire che anche se non unanime, la risposta della comunità di Cydia è stata generalmente buona. Nonostante la causa e le buone intenzioni che supportano il tweak, le cosiddette “repository pirata” hanno pubblicato poche ore fa una versione crackata dell’applicazione: anche se da un lato è un evento prevedibile, avrei sperato nel buon senso di quelle persone che, purtroppo, vengono molto spesso prese ad immagine di tutta la comunità.
Ulteriori informazioni su LivelyIcons sono disponibili in questo articolo e anche nella pagina tmblr di Filippo.