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L’intelligenza artificiale mette a rischio mercati e finanza

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L’ intelligenza artificiale AI è già entrata da tempo nelle stanze dei bottoni di chi gestisce la finanza mondiale. Il Fintech, il trading algoritmico, le tecniche di movimentazione di titoli e valute utilizzando sistemi esperti in grado di interagire in frazioni di secondo.

E i problemi ci sono già stati, come la crisi detta “flash crash”, che pochi anni fa fece crollare i mercati a causa di una serie di movimenti automatici sugli ordini che provocarono rapidissimi effetti a cascata, con relativo crollo di prezzi e perdita di valore per migliaia di miliardi in poche ore.

Oggi tuttavia la AI pone un problema strutturale completamente diverso. È un problema che non sfugge ai grandi organi di vigilanza del mercato, come ad esempio alla Sec americana, l’equivalente della nostra Consob. Secondo il responsabile della US Securities and Exchange Commission, Gary Gensler, infatti, occorre agire presto per evitare un problema enorme per la stabilità finanziaria portato avanti dall’intelligenza artificiale.L’intelligenza artificiale AI mette a rischio mercati e finanza

Foto di Sophie Backes su Unsplash

Il rischio con le AI

I tempi lunghi individuati per la manifestazione del problema sono quello che fa più temere che possa essere profondamente vera. Il capo della Sec infatti avverte che fare affidamento su pochi modelli di dati potrebbe portare a un “effetto gregge” e scatenare una crisi finanziaria entro un decennio perché sostanzialmente tutte le intelligenze sarebbero molto simili se non uguali, con gli stessi difetti e limitazioni.

Gensler ha detto alla stampa finanziaria internazionale che i problemi sono comunque molti e molto profondi. La regolamentazione delle intelligenze artificiali sarà una sfida difficile per le autorità di regolamentazione statunitensi e di tutto il mondo, in quanto i rischi potenziali riguardano tutti i mercati finanziari e derivano da modelli creati da società tecnologiche che non rientrano nelle competenze delle autorità di vigilanza di Wall Street. “È francamente una sfida difficile”, ha detto Gensler.

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Il nocciolo del problema

“È un problema – ha detto Gensler – di stabilità finanziaria difficile da affrontare perché la maggior parte della nostra regolamentazione riguarda singole istituzioni, singole banche, singoli fondi del mercato monetario, singoli broker; è proprio nella natura di ciò che facciamo. E qui si tratta di una questione orizzontale, in cui molti istituti potrebbero fare affidamento sullo stesso modello di base o sullo stesso aggregatore di dati”.

A luglio la Sec aveva proposto una norma che affronta i potenziali conflitti di interesse nell’analisi dei dati predittivi, ma si è concentrata sui singoli modelli utilizzati dai broker dealer e dai consulenti di investimento.

Anche se le misure attuali venissero aggiornate, “non si arriverebbe comunque alla questione orizzontale. Se tutti facessero affidamento su un modello di base e quest’ultimo non si trovasse presso il broker dealer, ma presso una delle grandi aziende tecnologiche”, ha detto Gensler. “E quanti fornitori di cloud [che offrono AI come servizio] abbiamo in questo Paese?”. E ha aggiunto: “Ho sollevato la questione al Financial Stability Board. L’ho sollevato al Financial Stability Oversight Council. Penso che si tratti di una sfida trasversale alla regolamentazione”.

Stabilità finanziaria a rischio con le intelligenze artificiali
Foto di Austin Distel – Unsplash

Il rischio di AI e finanza: l’effetto gregge

Gensler teme che le parti che basano le decisioni sullo stesso modello di dati possano portare a un comportamento da gregge che minerebbe la stabilità finanziaria e scatenerebbe la prossima crisi.

“Penso che in futuro ci sarà una crisi finanziaria [e] nei resoconti a posteriori la gente dirà: ‘Ecco! C’è stato un aggregatore di dati o un modello che ha fallito e su cui abbiamo fatto tutti affidamento’. Forse nel mercato dei mutui. Forse in qualche settore del mercato azionario”, ha detto Gensler.

E “l’economia delle reti” dell’AI lo rende “quasi inevitabile”, ha detto Gensler, prevedendo che una crisi potrebbe verificarsi già verso la fine del decennio 2020 oppure nei primi anni del decennio 2030.

L’intelligenza artificiale ci ucciderà tutti, il piccolo dubbio del CEO di OpenAI

Le autorità di regolamentazione di Washington hanno intensificato l’esame dei prodotti e tecnologie di intelligenza artificiale e hanno cominciato a sollevare sistematicamente osservazioni e perplessità sulla preoccupazione che possa impattare la stabilità del mercato, la protezione dei dati e l’antitrust.

A luglio la Federal Trade Commission ha avviato un’analisi dello sviluppatore di ChatGPT OpenAI per valutare i danni ai consumatori e la sicurezza dei dati. Le agenzie antitrust hanno avvertito che la dipendenza strutturale delle intelligenze artificiali dalla grande dimensione dei modelli potrebbe portare a monopoli tecnologici, con effetti ulteriormente dannosi.

Tutte le notizie che parlano di Intelligenza Artificiale sono disponibili nella sezione dedicata di macitynet. Invece per gli articoli su finanza e mercato si trovano direttamente a questo indirizzo.

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