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Intel rivoluziona server e workstation con Xeon 5500

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La presentazione della nuova famiglia di processori Intel Xeon 5500 è avvenuta in anteprima mondiale in Italia giovedì scorso, 27 marzo ma tutte le informazioni annunciate nella presentazione di Milano e i dettagli tecnici rivelati erano coperti da un accordo di non divulgazione valido fino alle 21 di lunedì 30 marzo. Le nuove tecnologie Intel destinate al mondo dei server e delle workstation più potenti rappresentano un salto generazionale rispetto alla architettura attuale: il costruttore dichiara che si tratta della presentazione più importante degli ultimi 15 anni, vale a dire dai tempi del Pentium Pro, la prima CPU Intel destinata a questo segmento di mercato.

La presentazione di Milano, svoltasi nell’elegante e allo stesso tempo informale Magna Pars di via Tortona è stata offerta da Carmine Stragapede, Regional Business Manager per Italia e Svizzera e da Andrea Toigo, Enterprise Technology Specialist Italia e Svizzera. Nella sua introduzione Stragapede ha riassunto il percorso di Intel nel settore dei server. Iniziato nel 1995 con il lancio di Pentium Pro in quegli anni solo un numero limitato di macchine integrava CPU di Santa Clara: oggi la situazione è completamente cambiata e i processori Intel sono utilizzati in 8 su 10 macchine in circolazione. Stragapede ha sintetizzato i passaggi fondamentali che hanno trasformato questo settore: dai mainframe alla architettura client/server, passando per il Web infine approdando nell’ultima rivoluzione che stiamo vivendo in questi anni: il cloud computing. “A ogni passaggio sono state necessarie potenze di calcolo sempre superiori” ha sottolineato Stragapede dichiarando inoltre che “La tecnologia Xeon 5500 rappresenta il salto tecnologico necessario per far fronte alle richieste di calcolo odierne e future, anche nel contesto della situazione economica attuale”.

Le innovazioni principali
Andrea Toigo di Intel ha poi descritto le tecnologie principali che caratterizzano la famiglia di processori Xeon 5500, composta da 17 modelli. Costruiti con tecnologia a 45 nanometri e architettura Nehalem a 4 core, sfruttano l’Hyper-Theading per elaborare due thread di calcolo in contemporanea per ogni singolo core, la tecnologia Turbo Boost per effettuare una sorta di over-clock interno al processore per gestire meglio i picchi nei carichi di lavoro. Ricordiamo ancora l’architettura Intel QuickPath che velocizza sensibilmente le comunicazioni tra i processori e la memoria, infine la soluzione Intel Intelligent Power che a seconda del carico di lavoro da eseguire regola l’alimentazione e la potenza di calcolo erogata, permettendo di ridurre i consumi di energia e di ottimizzarli nelle varie situazioni di lavoro.

Le novità  non riguardano solamente la CPU: Intel ha integrato in controller di memoria direttamente nel processore, ha progettato un chipset completamente nuovo e anche un nuovo sotto-sistema per la gestione dell’input e dell’output. In definitiva Intel Xeon 5500 rappresenta una piattaforma tecnologia completamente nuova che promette di apportare grandi miglioramenti e benefici nel settore delle workstation e dei server. Nel comunicato ufficiale Intel dichiara che l’incremento di prestazioni registrato nei server a due socket, quindi a due processori, è maggiore rispetto a qualsiasi altro processore Xeon finora distribuito da Intel. Rispetto alla serie precedente Xeon 5400, il nuovo nato Xeon 5500 è in grado di erogare prestazioni superiori nell’ordine del 70 fino al 125%, questo secondo le dichiarazioni del costruttore. Allo stesso tempo tutto questo è possibile con risparmi di energia che arrivano fino al 50%.

Toigo sintetizza così i benefici che Xeon 5500 è in grado di garantire: “Flessibilità  del carico di lavoro, maggiore semplicità  e costi ridotti, prestazioni per scalabilità  on demand” completando il suo intervento e restituendo la parola a Stagapede che, partendo dalle specifiche tecniche ha offerto una serie di esempi pratici e applicativi in cui Xeon 5500 può fare la differenza.

Applicazioni reali e vantaggi
Stragapede parte dall’esempio di una struttura composta da 184 server realizzata nel 2005, basati su processori Xeon single core. Se l’azienda decide di aggiornare il parco hardware mantenendo identici la potenza di calcolo e i servizi erogati può realizzare una nuova soluzione basata su Xeon 5500 che con soli 21 server può sostituire in tutto e per tutto i 184 server utilizzati in precedenza. Il dirigente Intel calcola che l’investimento è recuperabile in soli 8 mesi, mentre l’azienda beneficerebbe da subito di un risparmio sulla bolletta dell’energia pari al 92%. Se invece l’azienda presa ad esempio decidesse di sostituire i “vecchi” 184 server con lo stesso numero di server basati sul nuovo Xeon 5500 otterrebbe una potenza di calcolo complessiva pari a 9 volte quella disponibile con l’installazione precedente, il tutto con un risparmio energetico del 18%.

L’esperienza dell’Ente Spaziale Europeo
Dopo gli interventi dei dirigenti Intel che hanno presentato le tecnologie e i vantaggi resi possibili con la nuova piattaforma Xeon 5500, ultimo a prendere la parola è stato Luigi Fusco, senior advisor for Earth Observation Applications per l’agenzia ESA-ESRIN. Il Dott. Fusco ha sintetizzato i compiti e le principali aree di lavoro svolte dall’Ente Spaziale Europeo: oltre all’esplorazione umana e robotica dello spazio, le telecomunicazioni, lanci in orbita per la ricerca e commerciali, la struttura di satelliti Galileo che nel giro di alcuni anni si sostituirà  alla rete militare GPS per tutte le principali applicazioni della localizzazione satellitare, infine l’osservazione della Terra per il monitoraggio e la protezione. Il Dott Fusco ha offerto ai presenti un quadro riepilogativo delle necessità  di calcolo richieste dall’ESA e dagli altri enti e istituti di ricerca europei nello svolgimento delle loro mansioni. Per la raccolta dei dati che provengono dalle sonde spaziali ma anche dai satelliti che osservano il pianeta, è stato calcolato che nel giro di pochi anni l’ESA dovrà  essere in grado di gestire e immagazzinare circa 10-15 petabyte di dati annualmente. In questo scenario in cui le osservazioni dai satelliti possono fare la differenza per comprendere l’evoluzione climatica del pianeta, i cambiamenti in atto ed offrire strumenti di rapido intervento nel caso di calamità  naturali, la raccolta, il reperimento e l’elaborazione dei dati assumono una importanza fondamentale.

Lavorando con una serie di strumenti utilizzati quotidianamente dagli scienziati e dai ricercatori dell’ESA, il Dott. Fusco ha confrontato in tempo reale le prestazioni dei server basati su tecnologie precedenti con quelle possibili con il nuovo Xeon 5500. L’elaborazione di un set di immagini in alta risoluzione del pianeta eseguita su tre server diversi ha permesso a Fusco di calcolare i vantaggi possibili per l’ESA utilizzando Xeon 5500. Rispetto alla generazione più vecchia di sistemi Xeon è in grado di offrire prestazioni migliori fino al 50%.

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