Il riconoscimento delle pratiche anti-concorrenziali da parte di Intel ai danni di AMD e una multa di 1,06 miliardi di dollari, questa la pena inflitta al costruttore di Santa Clara da parte della commissione antitrust europea dopo circa 10 anni di indagini. La maxi multa è stata decisa oggi a Bruxelles ma alcune dichiarazioni rilasciate dagli addetti ai lavori del parlamento europeo davano praticamente per scontata la decisione già nella giornata di lunedì.
‘I cittadini europei colpiti – ha detto il commissario alla concorrenza Natalie Kroes – sono stati milioni su un arco di cinque anni. Vista la gravità del fatto non deve stupire la dimensione della multa’. Secondo le indagini svolte dalla commissione EU Intel ha offerto sconti in parte o completamente occulti ai fabbricanti di computer che adottassero esclusivamente processori Intel a scapito di AMD, tra questi vengono indicati Acer, Dell, HP, Lenovo e Nec. Inoltre secondo la commissione Intel avrebbe effettuato pagamenti diretti a favore del distributore MediaMarkt, in Italia MediaWorld, per escludere computer con processori AMD dagli scaffali dei negozi a favore dei sistemi con CPU Intel.
Notiamo che la multa di 1,06 miliardi di euro inflitta a Intel è la più alta mai stabilita dalla commissione europea: rappresenta il 4,15% dei ricavi totali di Intel del 2008, senza raggiungere così il massimale previsto dalla leggere che è pari al 10% dei ricavi dell’anno precedente. Microsoft aveva avuto una multa di meno della metà (497 milioni di dollari), poi arrivati a quasi 900 milioni per una serie di ritardi nell’adempimento delle richieste fissate dalla sentenza.
Intel ha 3 mesi di tempo per pagare la multa. Paul Otellini Ceo di Intel ha dichiarato che il costruttore ‘Assume la decisione dissentendo su di essa. Pensiamo che sia sbagliata e che ignori la realtà di un mercato altamente competitivo come quello dei microprocessori’. aggiungendo infine che Intel intende fare ricorso tramite la Corte Europea.
Il caso contro Intel era nato diverso tempo fa, con una denuncia di AMD. Nel contesto delle indagini preliminari l’Ue aveva ordinato la perquisizione e il sequestro di documenti presso numerosi uffici Intel in tutta Europa, Italia compresa. La stessa AMD ha presentato negli Usa un esposto del tutto identico a quello presentato in Europa; il procedimento giudiziario dovrebbe prendere il via nel 2010 in un contesto che si annunci sfavorevole per Santa Clara sia in conseguenza della sentenza subita nel vecchio continente che per il clima che si respira negli Usa dove le autorità governative sembrano essere tornate ad avere un atteggiamento molto severo nei confronti di casi di abuso di posizione dominante. Recentemente il capo del dipartimento antitrust Christine Varney ha fatto sapere che Washington perseguirà in maniera puntuale pratiche commerciali che contravvengono alle regole che dettano la concorrenza e la tutela dei consumatori.