Intervistato da Reuters
Stacy Smith, Chief Financial Officer di Intel dichiara che le vendite di Atom stanno superando le aspettative. “E’ il prodotto perfetto da proporre al mercato in fase di recessione”. La CPU a basso costo sta avendo successo nei notebook e nei desktop economici, computer secondari e dispositivi portatili: le previsioni stimavano vendite di 10 miliardi di dollari ma nel terzo trimestre hanno fatto registrare un sensibile incremento verso l’alto, pari a un totale di 10,6 miliardi di dollari.
Processore a basso costo per sistemi dal prezzo contenuto e dalle prestazioni inferiori rispetto alle CPU Core di Intel: questa è una delle ragioni che spiega il successo di Atom che non erode le vendite dei processori più potenti e più costosi di Intel.
Il dirigente Intel ammette comunque che una contenuta erosione nelle vendite dei Celeron ad opera di Atom, un sacrificio sostenibile visto il basso margine di Intel ricavato dai Celeron. Per quanto riguarda Atom Smith dichiara che Intel è in grado di ottenere fino a 2500 processori da un singolo wafer di silicio, un dettaglio che pur non assicurando gli elevati margini di Xeon e delle CPU Core, assicura margini consistenti per Santa Clara.
Oltre ai sistemi economici, PC secondari e per i bambini dal costo contenuto, Atom ha avuto una buona accoglienza anche nel mondo dei dispositivi portatili, i Netbook e i Mobile Internet Devices (MIDs) inoltre rappresenta una scelta interessante anche per i sistemi integrati, indicati come embedded. Qui i cicli di produzione sono diversi e più lunghi rispetto al mercato PC consumer tradizionale: occorrono anni per l’adozione di nuove tecnologie e i risultati sono riscontrabili solo in lunghi periodi di tempo.
Stacy Smith dichiara che occorrono ancora 6 mesi per comprendere appieno l’estensione di mercato apportata da Atom ma in definitiva il nuovo processore non sta erodendo quote importanti delle vendite di Intel quanto invece allargando il mercato generando flussi di ricavi nuovi e consistenti.