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Gran parte del dibattito sulla guida autonoma si è concentrato naturalmente sull’auto come mezzo di trasporto. “Ma man mano che le auto senza conducente diventano realtà” scrive il CEO di Intel Brian Krzanich, “dobbiamo iniziare a pensare all’automobile come a un nuovo tipo di spazio per i consumatori”. “In effetti, abbiamo soltanto scalfito la superficie pensando al modo in cui le auto saranno progettate, all’interazione tra i passeggeri e a come trascorreranno il tempo a bordo dei veicoli senza dover guidare. “In questo senso, la guida autonoma è il più grande game changer di oggi, offrendo una nuova piattaforma per l’innovazione che spazia dalla progettazione e dall’intrattenimento di bordo ai sistemi di sicurezza salvavita”.
Facendo progredire le possibilità nel mondo della guida autonoma, Intel ha annunciato al Los Angeles Auto Show una collaborazione Warner Bros. per sviluppare esperienze di bordo immersive nei veicoli autonomi (AV). Questo tipo di esperienza, denominata AV Entertainment Experience (esperienza di intrattenimento per i veicoli autonomi), prevede la realizzazione di un prototipo per dimostrare come potrebbe essere l’intrattenimento nei veicoli del futuro. Il veicolo, che fa parte della flotta di 100 automobili di test di Intel, mostrerà le potenzialità di intrattenimento per il mondo della guida autonoma.
“L’ascesa del settore dei veicoli autonomi” scrive ancora Krzanich, “determinerà una delle più grandi espansioni nei tempi a disposizione per il consumo dell’intrattenimento a cui abbiamo assistito da molto tempo”. E ancora: “Man mano che gli utenti passano dall’essere guidatori a passeggeri, il tempo che spenderanno con i loro dispositivi connessi, incluso il tempo di visione di video, è destinato ad aumentare”.
In effetti, recenti sondaggi sui trasporti indicano che l’americano medio passa oltre 300 ore all’anno al volante. Con questa espansione del tempo disponibile, la Warner Bros. e Intel immaginano notevoli possibilità all’interno dell’abitacolo dei veicoli autonomi. “Non solo vediamo i passeggeri fruire di contenuti che spaziano da film a programmi televisivi” dice Krzanich “ma immaginiamo che i passeggeri possano godersi esperienze immersive mai viste prima, grazie alle innovazioni della realtà virtuale (VR) e della realtà aumentata (AR) di bordo”. “Ad esempio, un fan del supereroe Batman potrebbe divertirsi in una Batmobile per le strade di Gotham City, mentre le capacità di realtà aumentata trasformano l’auto in una lente virtuale sul mondo circostante, consentendo ai passeggeri di vedere la pubblicità e altre esperienze di scoperta di contenuti”.
Anche se le possibilità di intrattenimento di bordo sono divertenti da immaginare, il test definitivo per il futuro delle auto autonome sarà conquistare la fiducia dei passeggeri. La tecnologia non conta se non ci sono passeggeri che si fidano e si sentono a proprio agio nell’utilizzarla.
“Riteniamo” scrive il CEO, “che la tecnologia che Intel sta portando sul mercato non riguardi semplicemente il godersi il trasporto a bordo delle auto autonome, ma che debba anche salvare vite umane. “I sistemi autonomi sono in realtà l’estensione logica delle cinture di sicurezza, degli airbag e dei sistemi di frenata antiblocco”. “La tecnologia ADAS (Advanced Driver Assistance System – Sistemi avanzati di assistenza alla guida) attualmente su strada sta già salvando delle vite. Gli odierni prodotti ADAS hanno già dimostrato di ridurre gli incidenti del 30%, salvando 1.400 vite, evitando 450.000 incidenti e risparmiando 10 miliardi di dollari di perdite economiche. Tuttavia, non possiamo fermarci qui: il nostro obiettivo a lungo termine deve essere zero incidenti mortali legati alla guida”.
“Per raggiungere questo obiettivo, abbiamo bisogno di standard e soluzioni che consentano la produzione di massa e l’adozione di veicoli autonomi. Per il lungo periodo in cui i veicoli autonomi condivideranno la strada con conducenti umani, il settore avrà bisogno di standard che assegnino la colpa in modo inequivocabile quando si verificano incidenti”.
A tal fine, il CEO spiega che Intel sta collaborando con il settore e i responsabili delle policy per stabile come debbano essere misurate e interpretate le performance di sicurezza per le auto autonome. “Definire in anticipo delle regole chiare per stabile la colpa rafforzerà la fiducia dei cittadini e chiarirà i rischi di responsabilità per i consumatori e le aziende automobilistiche e assicurative. Intel e Mobileye hanno già proposto un modello matematico formale chiamato Responsibility-Sensitive Safety (RSS) per garantire, da una prospettiva di pianificazione e decisionale, che il sistema di veicoli autonomi non impartirà un comando che può portare a un incidente”.
I sistemi di sicurezza del futuro si affideranno a tecnologie dotate della massima efficienza per gestire l’enorme quantità di elaborazione dei dati richiesta per l’intelligenza artificiale. “All’inizio di quest’anno” scrive ancora Krzanich “abbiamo finalizzato il nostro accordo con Mobileye, il leader mondiale di sistemi ADAS e lo sviluppatore di algoritmi in grado di ottenere una percezione migliore dell’occhio umano attraverso una videocamera. Oggi, con la combinazione degli “occhi” di Mobileye e del “cervello” dei microprocessori Intel, “siamo in grado di offrire più del doppio dell’efficienza prestazionale del deep learning rispetto alla concorrenza”. “Si tratta di una differenza enorme e importante. Più del doppio dell’efficienza del deep learning comporta un migliore risparmio di carburante e soluzioni di raffreddamento meno costose”.
“Dall’intrattenimento ai sistemi di sicurezza, riteniamo che i veicoli autonomi siano una delle piattaforme più entusiasmanti di oggi, ma siamo solo all’inizio di una rinascita per l’industria automobilistica”.