Intel avrebbe intenzione di comprare Nvidia. Lo riferisce l’australiano ChannelNews secondo il quale l’iniziativa è stata pensata per combattere il calo delle vendite nel mondo PC e l’emergere di aziende che si occupano di processori come Qualcomm.
Non meglio precisate fonti asiatiche avrebbero riferito di trattative in corso tra Intel e Nvidia al fine di rilevare completamente la società oppure ottenere una partecipazione importante.
Dirigenti delle due aziende non hanno rilasciato commenti ma quello a cui mira l’azienda di Santa Clara non è tanto il mondo delle GPU ma varie tecnologie legate all’HPC. Nvidia sta da tempo rafforzando il suo mercato nell’ambito dell’High-Performance Computing, segmento dove Intel detiene il 29% del market share.
Intel ha il 90% del mercato nei microprocessori per data center, un settore dove Nvidia sta guadagnando terreno con sue soluzioni per l’accelerazione delle applicazioni. Il giro d’affari annuo del segmento di mercato dei server HPC aumenta sempre di più; Questa crescita del segmento dei supercomputer continua a essere stimolata dall’esigenza di accelerare le operazioni di calcolo e simulazione in diversi settori (i supercomputer vengono utilizzati ad esempio per lo sviluppo di previsioni meteo più accurate, l’esplorazione di risorse ad alta efficienza energetica, il sequenziamento del genoma umano, l’analisi dei big data).
Nella classifica Top 500 dei cosiddetti supercomputer, 455 usano microprocessori Intel, 23 usano microprocessori Power di IBM e 13 usano microprocessori AMD; di questi 500, 93s(il 19%) sfruttano soluzioni di accelerazione con coprocessori/acceleratori, e 67 (il 72%) usa coprocessori di Nvidia.
A stuzzicare l’interesse di Intel anche tecnologie di intelligenza artificiale e deep learning di Nvidia in grado di sfruttare centinaia di nodi server basati su CPU. Gli attuali data center processano una grande mole di lavoro come i servizi web, ma sono inefficienti con le applicazioni d’intelligenza artificiale e con quelle scientifiche, che richiedono nodi server ultra-efficienti, in grado di operare a velocità elevatissime.
Non è la prima volta che un produttore di processori si interessa a un produttore di GPU. L’accordo più noto è quello del 2006 tra AMD e ATI, che ha consentito alla casa di Sunnyvale di portare in casa un’enorme quantità di tecnologie che riguardano la grafica 2D e 3D.
A proposito di AMD nei giorni passati è circolata una voce del tutto opposta a quanto riportato sopra che vorrebbe una fusione/alleanza tra Nvidia e Intel e che vedrebbe un’inedita alleanza tra i due eterni rivali : AMD e Intel, una tattica o meglio una strategia indiretta per limitare le risorse che NVIDIA potrebbe investire nel settore HPC.