Intel e ARM hanno annunciato un accordo “multigenerazionale” che permetterà di ottimizzare le tecnologie di processo più avanzate di Intel, tra cui Intel 18A per consentire la creazione di SoC (system on chip) tenendo conto del design e delle proprietà intellettuali di ARM.
Gli Intel Foundry Services (l’attività di fonderia dell’azienda) non produrranno chip per conto di ARM ma licenziatari di quest’ultima, quali ad esempio Qualcomm e MediaTek, potranno in futuro ricorrere a Intel per la produzione di chip.
Le due aziende ottimizzeranno l’Intel 18A per il design di system-on-a-chip (SoC) per dispositivi mobili; in futuro Intel e ARM hanno fatto capire che la loro partnership potrebbe essere estesa ai chip usati nelle auto, a quelli per i dispositivi per l’IoT e ai data center. Il supporto di Intel per i licenziatari ARM sarà esteso oltre la creazione dei soli wafer (le “fette” di materiali semiconduttori sulle quali vengono realizzati i chip), e si parla di “packaging, software e chiplet”, lasciando immaginare che l’obiettivo della Casa di Santa Clara è diventare un punto di riferimento per le aziende che hanno bisogno di produrre in proprio chip con design ARM.
“La collaborazione di Intel con ARM amplierà le opportunità di mercato per IFS e aprirà nuove opzioni e approcci per qualsiasi azienda fabless desideri accedere alle migliori tecnologie in ambito CPU e alla potenza di un sistema produttivo aperto con processi all’avanguardia” ha riferito il CEO di Intel, Pat Gelsinger.
Nell’annuncio di Intel non mancano gli ovvi riferimenti alle ramificazioni geopolitiche: “Questa collaborazione porterà a una più bilanciata supply chain globale per i clienti della fonderia che lavorano nel design di SoC mobili e core Arm-based”. Stando a dati riferiti recentemente da Counterpoint Research, Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC) produce attualmente circa il 70% dei chipset fondamentali nei moderni smartphone. Con la crescita delle tensioni tra Cina e Taiwan (pochi giorni addietro sono stati rilevati 12 navi da guerra e 91 aerei da caccia), un conflitto appare sempre più prossimo e per molte aziende è fondamentale individuare possibili alternative.