Intel è alla ricerca di partner per poter ottenere un maggior finanziamento e sostegno per il suo progetto di Web TV, promesso in passato come in arrivo per la fine dell’anno in corso. Nel caso in cui Intel non riuscisse a trovare alcun “supporter”, è probabile che il progetto venga archiviato e abbandonato. Persone che hanno familiarità con i piani di Intel hanno rivelato a AllThigsD che l’azienda avrebbe intrattenuto alcuni colloqui con Amazon e Samsung, nella speranza di mantenere il progetto vivo, sebbene ad oggi ufficialmente non ci siano commenti da parte delle aziende coinvolte nei rumors.
“Dobbiamo essere cauti. Siamo esperti in silicio, siamo esperti di mobilità, nello sviluppare la legge di Moore. Ma non siamo esperti nel settore dei contenuti e stiamo cercando di fare attenzione” Intel deve ancora finalizzare accordi con i più importanti produttori e distributori televisivi ed è il nuovo CEO, Brian Krzanich, a tirare il freno con tono esitante sulle ambizioni televisive dell’azienda, pubblicizzate invece lo scorso febbraio da Erik Huggers.
Secondo quanto riferito, Intel avrebbe più di 300 dipendenti, la maggior parte dei quali assunti esternamente all’azienda, al lavoro sul progetto televisivo sotto Huggers, e sta attualmente testando una versione del suo servizio (che dovrebbe chiamarsi OnCue), che si suppone applicabile attraverso un terminale da TV, con l’aiuto di circa 3.000 dipendenti Intel.
OnCue dovrebbe funzionare come una tradizionale pay TV tradizionale ma distribuito tramite il web. Intel prevede inoltre di offrire alcuni elementi di differenziazione, come un’interfaccia utente immediata, e un DVR basato su cloud che fornirebbe automaticamente l’accesso a tutti i programmi andati in onda negli ultimi tre giorni, senza richiedere agli utenti di salvare uno spettacolo specifico.
Ma niente di tutto questo funzionerà senza offerte di programmazione, o di sostegno da top manager di Intel: un accordo con Amazon e Samsung potrebbe teoricamente rafforzare le possibilità del servizio, fornendo sia i contenuti (Amazon) che la distribuzione (Samsung).