Intel produrrà chip ARM. La notizia, di primo acchito clamorosa, è riportata da C-Net la quale spiega come la società di Santa Clara è anche una fonderia di semiconduttori e, al pari della taiwanese TSMC (partner di Qualcomm, Broadcomm, Nvidia, ATI, Samsung, ecc.) realizza chip per terze parti, indipendentemente dal loro design e target d’uso.
Netronome, un partner di Intel, ha annunciato i dettagli di alcuni “flow processor” (chip per reti) ARM in grado di operare fino a 200-Gbits al secondo, con 120 flow processing core e 95 packet processing core. Scegliere Intel non è stato un caso: è l’unica a detta di questo produttore in grado di garantire i volumi, l’integrazione e l’operatività alle frequenze richieste.
Non è ad ogni modo la prima volta in assoluto che Intel produce un chip con tecnologie ARM. Dal 2002 al 2006, la società ha prodotto gli XScale, famiglia di microprocessori sviluppata con licenza dalla quinta generazione di processori ARM. Dopo un iniziale interesse per il porting di questa famiglia su una piattaforma per cellulari, Intel ha invece preferito interromperne lo sviluppo, vendendo la divisione a Marvell Technology Group.
I grandi produttori hardware si affidano spesso a terze parti per la costruzione di processori. È di qualche mese addietro, ad esempio, la notizia che AMD ha avviato la costruzione di chip in alcune strutture di IBM. AMD produce ufficialmente le sue CPU presso Globalfoundries, una fonderia di semiconduttori indipendente che ha il suo quartier generale a Sunnyvale (California) e che è controllata da una società d’investimenti costituita dal governo di Abu Dhabi, il più grande investitore in azienda (questa fonderia produce circuiti integrati in grandi quantità per aziende come AMD, ARM, Broadcom, Nvidia, Qualcomm, STMicroelectronics e Texas Instruments). Intel controlla ad ogni modo cinque delle più grandi fabbriche di processori al mondo e tali strutture sono in grado di produrre chip in quantità maggiore di quanto possono fare anche IBM e Globalfoundries messe insieme.
[A cura di Mauro Notarianni]