Gli ultimi risultati finanziari di Intel hanno dipinto una situazione poco rosea per l’azienda: la società continua a perdere miliardi di dollari a causa del mercato mobile. Nel 2013 la divisione di chip mobile di Intel (responsabile per il Wi-Fi , Bluetooth , GPS e connettività cellulare) ha perso circa 3,15 miliardi dollari, dopo aver registrato una perdita operativa di 1,78 miliardi di dollari nel 2012; nel solo primo trimestre del 2014 il Gruppo Mobile e Communications ha già totalizzato 929 milioni di dollari di perdita operativa con un fatturato di soli 156 milioni dollari di entrate, dati che riguardano prettamente le vendite di prodotti Android. Così come il mercato PC, anche per Intel la transizione verso il mercato mobile appare molto difficoltosa, e mostra una certa incapacità nel riuscire a mantenere la posizione dominante che aveva invece nel settore dei personal computer.
Lo scorso maggio Intel ha annunciato la sua nuova architettura Silvermont promettendo migliori processori mobile, ma questi processori sono stati rimandati al 2014 inoltrato. Le potenziali ragioni dell’impopolarità della sua tecnologia potrebbero essere legate alla necessita di un chip separato per la connettività cellulare LTE, nativamente incluso invece nei chi rivali di Qualcomm. Intel afferma che prevede di offrire una connettività LTE integrata a fine 2015 o all’inizio del 2016. Anche per Intel dunque la strada sembra essere più in salita di quanto previsto.