Intel e Microsoft fanno squadra con tre produttori di PC con una nuova campagna pubblicitaria ideata per far conoscere ai potenziali acquirenti ciò che è possibile fare con un nuovo PC. Ne parla re/code spiegando che lo slogan della campagna pubblicitaria è “PC Does What?” e prevede pubblicità in TV, stampa e annunci online.
È la prima volta che tutte queste aziende insieme lavorano a una pubblicità congiunta e lo scopo è ovviamente spingere un settore in stagnazione. Tipicamente molti degli annunci pubblicitari erano sovvenzionati da Intel e Microsoft, le quali hanno i maggiori profitti rispetto ai vendor che producono i PC; le due società avevano finora lavorato d’accordo sempre con i singoli produttori e mai preparato annunci congiunti.
La campagna pubblicitaria interesserà Stati Uniti e Cina e l’idea è mostrare che è possibile fare molto di più con i nuovi PC rispetto alle macchine che gli utenti hanno probabilmente già a casa o al lavoro. A settembre di quest’anno presentando i processori di ultima generazione Intel aveva spiegato che più di 500 milioni di computer attualmente in uso hanno tra i quattro e i cinque anni di vita o sono ancora più datati. “Si avviano lentamente, le loro batterie non durano a lungo e non sono in grado di trarre vantaggio da tutte le nuove esperienze oggi disponibili”, evidenziando i vantaggi della nuova microarchitettura: maggiori prestazioni, maggiore durata della batteria, grafica migliore rispetto a un tipico computer di 5 anni fa. “I nuovi computer” aveva sottolineato il produttore di CPU, “possono essere caratterizzati dalla metà dello spessore e del peso, riavviarsi più rapidamente e avere batterie che durano tutta la giornata”:
L’impegno congiunto dei big in questione giunge in una fase di declino nella quale i consumatori tendono ad acquistare dispositivi diversi quali smartphone, TV e tablet. Per le vendite di PC è prevista una contrazione di più dell’8%, un calo che non si stabilizzerà fino al 2017, almeno secondo le più recenti previsioni di IDC.
Non è dato sapere quanto costerà la campagna pubblicitaria, ma fonti riferiscono di cifre “ragguardevoli”, commisurate alla promozione di un’industria da 300 miliardi di dollari l’anno.
The Verge prova a spiegare che per migliore le vendite di PC non servono campagne pubblicitarie, ma basterebbe produrre macchine decenti. Non c’è, ad esempio, ancora a tutt’oggi una macchina in grado di eguagliare il trackpad dei MacBook e solo recentemente cominciano a vedersi competitor degni del MacBook Air; Apple si occupa di alcuni aspetti fondamentali in modo serio e rigoroso e poi si diverte con il marketing; i concorrenti sembrano lavorare all’opposto: bizzarre e fantasiose idee nel design, presentate in modo noioso e stereotipato.