Intel ha annunciato piani che prevedono una sostanziale riduzione della forza lavoro, con tagli superiori rispetto a previsioni iniziali, mossa parte di una strategia più ampia che dovrebbe permettere di rafforzare la propria posizione finanziaria e ottimizzare le attività operative.
L’azienda di Santa Clara (California) intende licenziare più di 16.000 persone, in altre parole quelli che rappresentano il 15% della sua forza lavoro globale. Per la maggior parte degli interessati l’addio è previsto entro la fine del 2024, almeno stando a quanto riportato nel rapporto sugli utili del secondo trimestre finanziario presentato giovedì 1° agosto.
In concomitanza alla riduzione del personale, Intel ha delineato piani per ridimensionare in modo significativo suoi investimenti, prevedendo una diminuzione di oltre il 20%, in un range tra i 25 e i 75 miliardi per il 2024, e ulteriori riduzioni degli investimenti previste nel 2025. È di pochi giorni addietro la notizia della cancellazione delll’investimento che doveva portare alla creazioen di una fab in Italia.
Questo rotta verso la profittabilità e l’efficienza del capitale arriva in un momento nel quale l’azienda punta su nuovi nodi produttivi, una ricalibrazione degli investimenti in linea con le richieste di mercato.
Intel ha registrato nel secondo trimestre del 2024 un giro d’affari (12,8 miliardi di dollari) in calo dell’1% anno su anno, chiudendo il Q2 in perdita. Le aspettative degli analisti sono state deluse e non solo: l’outlook per il successivo trimestre sono al di sotto di quelle attese. L’azienda ha deciso di sospendere il pagamento dei dividendi a partire dal quarto trimestre e il taglio dei posti di lavoro, dovrebbe consentire di ridurre i costi da 10 miliardi di dollari, con l’obiettivo di aumentare efficienza e competitività sul mercato.
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