Non solo Sharp è intenzionata a investire massicciamente negli USA ma anche Intel (che negli Stati Uniti ovviamente è “di casa”) ha intenzione di avviare nuovi investimenti sul suolo patrio. L’annuncio arriva direttamente dallo studio ovale della Casa Bianca da dove il CEO di Intel Brian Krzanich con Donald Trump seduto a fianco ha fatto sapere che l’azienda da lui guidata investirà 7 miliardi di dollari in una nuova struttura che impiegherà fino a 3000 persone.
La fabbrica sorgerà a Chandler (Arizona) permettendo di creare nel complesso oltre 10.000 posti di lavoro nello Stato. L’investimento richiederà da tre a quattro anni per essere completato, portando a termine la struttura nota come Fab 42, in precedenza avviata ma poi non completata (il termine per la costruzione era previsto per il 2013). L’annuncio fu fatto dall’allora Ceo Paul Otellini durante una visita di Obama a una fabbrica del produttore che si trova a Hillsboro (Oregon).
Nella nuova struttura di Intel, il CEO dice che si creeranno processori con tecnologie costruttive a 7 nanometri, “i più potenti chip mai costruiti sul pianeta”. Non è mancata una frecciatina nei confronti degli avversari d’oltreoceano (tutti quelli che puntano sempre più sul mondo ARM): “I nostri avversari vogliono prevedere il futuro, noi costruiamo il futuro”, ha detto Krzanich.
A fianco di un Trump soddisfatto, il CEO di Intel ha detto anche che le politiche fiscali delle precedenti amministrazioni sono state “svantaggiose”: musica dolce per le orecchie del neo-presidente. Krzanich ha spiegato che le strutture del gruppo “sostengono l’occupazione nel settore manifatturiero con salari alti”.
Thank you Brian Krzanich, CEO of @Intel. A great investment ($7 BILLION) in American INNOVATION and JOBS! #AmericaFirst?? pic.twitter.com/76lAiSSQ1l
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) February 8, 2017