Intel è in trattativa per comprare GlobalFoundries la terza fonderia di semiconduttori indipendente più grande al mondo, con quartier generale a Sunnyvale (California).
L’acquisizione costerebbe a Intel 30 miliardi di dollari e la mossa permetterebbe alla multinazionale statunitense di produce chip per contro di altre aziende di semiconduttori (AMD, ARM, Nvidia, Qualcomm e altri ancora).
A riferire della potenziale acquisizione è il Wall Street Journal spiegando che negoziazioni sono in corso con Mubadala Investment (gruppo proprietario di per GlobalFoundries) e ramo del governo di Abu Dhabi che detiene quote dell’azienda.
L’acquisizione, se portata a termine, potrebbe essere la più importante di sempre per Intel, una mossa parte di un più ampio piano che prevede la creazione di chip per conto di altre aziende.
A marzo di quest’anno Intel ha annunciato un investimento di circa 20 miliardi di dollari per costruire due nuove “fab” in Arizona e piani per diventare una fonderia principale negli Stati Uniti ed Europa per i clienti di tutto il mondo. Tra gli obiettivi, la realizzazione di un business delle fonderie di prima categoria, gli Intel Foundry Services, con offerte per la produzione chip sia con architettura X86, sia con architettura ARM, mirando ad attirare l’attenzione anche di clienti come Apple che al momento fa produrre i suoi SoC serie Ax e Mx da TSMC.
GlobalFoundries è un competitor di TSMC ed è stata fondata nel 2009, nata dalla cessione delle attività di fonderia di AMD e dalla fusione con Chartered Semiconductor. Dal 13 gennaio 2010. Advanced Technology Investment Company (ATIC), una società di investimento costituita dal governo di Abu Dhabi, è il più grande investitore in azienda.
GlobalFoundries produce circuiti integrati in alto volume soprattutto per aziende di semiconduttori quali AMD, ARM, Broadcom, Nvidia, Qualcomm, STMicroelectronics e Texas Instruments.
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