Intel avrebbe in mente il mese di agosto come mese di uscita target per l’architettura Skylake. Lo rivela un presunto documento di Intel pubblicato dal blog cinese BenchLife. Il lancio ufficiale partirebbe con Skylake-S inclusa la versione di riferimento per desktop Core i7 6700K, seguiti poi dai Skylake-U, -Y, e -H a settembre e altre versioni nei mesi successivi, fino ad arrivare a gennaio 2016.
L’archttettura a 14nm Broadwell è stata finora sfruttata su alcune soluzioni ultramobile con i Core M e SoC a basso consumo da 15 W e 28 W; Skylake (primo vero successore di Haswell) dovrebbe colmare il gap lasciato dalla precedente generazione ed essere il primo “tock” di nuova generazione. Il modello “tick-tock” di Intel, lo ricordiamo, indica l’alternarsi delle tecnologie di produzione e microarchitettura. Con ogni ciclo “tick”, Intel realizza progressi nella tecnologia del processo di produzione e continua ad offrire agli utenti i vantaggi previsti dalla Legge di Moore. Il tipico aumento della densità dei transistor rende disponibili nuove funzionalità, livelli di prestazioni più elevate e una maggiore efficienza energetica, il tutto in una versione più piccola e funzionale rispetto alla precedente microarchitettura “tock” (ad esempio, un “tick” ha coinciso con l’introduzione da parte di Intel dei transistor tri-gate 3D con tecnologia del processo di produzione a 22 nm). Nei cicli “tock” csono sfruttate le precedenti tecnologie del processo di produzione del ciclo “tick” per introdurre una nuova e significativa innovazione nella microarchitettura dei processori.
Tornando a Skylake, i primi processori che arriveranno dovrebbero essere gli Intel Core i7-6700K e i5-6600K entrambi quad core con moltiplicatore sbloccato e GPU Intel Iris Pro. A settembre, invece, dovrebbero arrivare soluzioni con TDP da 15 W specifiche per ultrabook, con TDP da 35 e 47 W per notebook di fascia alta e CPU desktop destinate a fasce più basse, della gamma i5 e i7.
Apple ha sfruttato i Broadwell-Y Core M per i MacBook 12″, mentre per il MacBook Air ha sfruttato u Broadwell-U. La famiglia MacBook Pro continua a usare gli Haswell ma Apple non poteva ad ogni modo fare diversamente non essendo disponibili versioni quad-core Broadwell specifici per il settore mobile. Giacché Apple ha da pochissimi giorni aggiornato i MacBook Pro 15″ è molto probabile che i futuri laptop più potenti non useranno Broadwell ma si passerà direttamente a Skylake; stesso discorso per il Mac Pro benché§ non sia del tutto da escludere il potenziale uso di Xeon E5 di nuova generazione.
Un elemento saliente di SkyLake è l’inclusione del supporto al sistema wireless multi gigabit WiGig (Wireless Gigabit), standard promosso dalla Wireless Alliance che permette di scambiare dati a 7 gigabit al secondo sfreuttando la frequenza dei 60 gigahertz, oltre al supporto dello standard Rezence per la ricarica a induzione (wireless) di tastiere, mouse e altri dispositivi.