Intel ha comprato PasswordBox, società di Montreal nota per lo sviluppo di un software per la gestione delle identità digitali. I termini dell’accordo non sono stati resi noti ma il software è interessante e un annuncio specifico dalla società produttrice di CPU è atteso nel corso della giornata di oggi. PasswordBox è stata fondata nel 2012: una realtà con 48 dipendenti che vanta 14 milioni di download per i suoi software; gli sviluppatori lavoreranno d’ora in poi per Intel Security, parte della divisione Safe Identity.
Il produttore di processori si occupa da tempo di tecnologia per la protezione dell’identità (IPT) fornendo sistemi a prova di manomissione per proteggere l’accesso ai dati dei clienti e alle aziende da pericoli e frodi. Tale tecnologia è supportata dalla famiglia di processori Core vPro ed è una componente sfruttata dalle soluzioni di autenticazione a due fattori per siti web con accessi business.
La tecnologia di PasswordBox funziona come una sorta di lucchetto digitale per le informazioni ed è in grado di memorizzare non solo password ma anche note cifrate, iscrizioni, informazioni su passaporti e altri contenuti. Le password memorizzate in PasswordBox vengono subito salvate (grazie a funzioni di sincronizzazione automatica) in tutti i computer, browser e dispositivi mobile dell’utente. Gli sviluppatori hanno creato plugin gratuiti per tutti i principali browser, iPhone, iPad, Android; cifratura e decifratura dei dati eseguita localmente direttamente sul dispositivo con algorimento AES-256.
“PasswordBox ha impiegato gli ultimi due anni a sviluppare un prodotto che la gente ama, di cui si fida, usato tutto il mondo ogni giorno”, ha spiegato Daniel Robichaud, CEO e co-fondatore di PasswordBox, in un comunicato. “Condividiamo la visione di Intel Security per un accesso semplice e sicuro e la protezione dell’identità degli utenti su tutte le piattaforme e dispositivi”. Fonti di Intel hanno dichiarato che la tecnologia non sparirà e che l’acquisizione è “a sostegno d’innovazioni future che verranno annunciate in un secondo momento”.