A settembre di quest’anno Intel ha lanciato i processori Core M, primi della generazione nota come Broadwell. Destinati agli ultraportatili e a macchine ibride (2 in 1), hanno avuto una nascita travagliata e per alcuni di questi sono stati notati consumi altalenanti (molto dipende dall’uso in single-thread o multi-thread, e a come si sfrutta GPU).
Il sito Fudzilla riferisce che al Consumer Electronics Show di Las Vegas, Intel mostrerà i nuovi processori a 14nm, in particolare Broadwell-Y da 4.5W e Broadwell-U. Il Broadwell-U ha TDP che variano da 15W a 28W e arriva in un package compatibile BGA; questi processori hanno sono destinati a notebook e convertibili 2-1. La GPU varia tra Intel HD Graphics 5500, Intel HD Graphics 6000 o Intel HD Graphics 6100; è supportata la funzionalità Quick Sync Video di Intel e risoluzioni fino a 3840×2160@60Hz (4K).
La variante Core i7 5000U sostituirà l’i7-4650U. Si tratta di un dual core a 1.7 GHz che in Turbo Boost (tecnologia dinamica che incrementa dinamicamente e automaticamente la velocità di clock del processore quando il carico di lavoro si fa più pesante), può arrivare a 3.3GHz (non male, tenendo conto che stiamo parlando di 15W). Il più veloce Broadwell-U 28W sostituirà l’i7-4578U dual-core, sfrutta quattro thread, è cloccato a 3.0GHz e con il turbo può arrivare a 3.5GHz usando 28W. Il Broadwell-U 28W sarà parte della serie Core i5 5000U.
Ricordiamo che questi processori rappresentano il futuro immediato dei computer Apple. Recentemente Cupertino ha potuto aggiornare solo modestamente le sue macchine, proprio a causa dei ritardi della nuova serie di semiconduttori di Intel. Dipenderebbe, secondo alcune fonti, dal lancio di Broadwell anche l’introduzione sul mercato del MacBook Pro da 12 pollici, che potrebbe essere la maggior innovazione nel settore del Mac degli ultimi anni, un dispositivo in grado di rivoluzionare l’offerta dei portatili determinando la cancellazione della gamma Air.
