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Intel deve pagare 2,8 miliardi a VLSI per violazione di brevetti

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Intel è stata condannata a pagare 2,18 miliardi a VLSI Technology, azienda che si occupava della progettazione e produzione di circuiti integrati custom e semi-custom e che è stata acquisita nel 1999 da Philips Electronics e che ora fa parte dello spin-off creato da Philips, NXP Semiconductors, azienda specializzata in semiconduttori.

Una giuria federale nel Distretto Occidentale del Texas ha stabilito che Intel avrebbe violato alcuni brevetti, e la sentenza stabilisce il pagamento di 1,5 miliardi di dollari per un primo brevetto, e 675 milioni di dollari per un secondo.

Gli importi in questione sono a quanto pare superiori a quanto sarebbe stato l’obiettivo di VLSI. Nella documentazione processuale non vi sono indicazioni ma fonti del Waco Tribute Herald riferiscono che VLSI mirava a cifre tra i 750 milioni di dollari e i 2,2 miliardi di dollari.

L’azione legale era stata avviata da VLSI Technology, che aveva ottenuto i due brevetti contestati da NXP Semiconductors e che ora possiede l’azienda. I brevetti – riferisce Bloomberg – riguardano modalità per migliorare potenza e velocità dei processori tenendo conto di particolari tecniche in fase di progettazione.

I due brevetti erano in origine legati a Freescale Semiconductor e SigmaTel ma i diritti di sfruttamento erano stati acquistati da NXP nel 2015 e trasferiti a VLSI nel 2019.

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VLSI contestava a Intel il mancato pagamento di “royalty ragionevoli” integrando le invenzioni di NXP nei suoi chip; l’azienda di Santa Clara aveva cercato di contrattaccare, negando in toto le violazioni e affermando di non usare nessuna delle tecnologie legate ai brevetti contestati. Intel aveva accusato anche l’United States Patent and Trademark Office (USPTO) di non essere riuscito a tenere conto che le nozioni alle quali fanno riferimento i brevetti erano già sfruttate da Intel alla presentazione della domanda di registrazione.

Intel aveva cercato di dimostrare che VLSI era quella che in gergo si chiama “entità non praticante” ma la tesi è stata smontata essendo VLSI attiva sin dal 1979 e riconosciuta nell’ambito della progettazione elettronica industriale, dei PCB (circuiti stampati) e attività nel campo degli application specific integrated circuit (ASIC).

VLSI ha vari legami con Apple: le due aziende, insieme con ARM, hanno contribuito nel 1990 alla nascita di Advanced RISC Machines Ltd, meglio nota come ARM, la società nota per l’architettura omonima alla base dei processori di iPhone e dei nuovi Mac M1.

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