Intel non è nuova a tecnologie destinate alle auto ma ora ha un gruppo autonomo che si occuperà specificatamente delle tecnologie in questione. Alla guida del gruppo sono stati assegnati Doug Davis, in precedenza a capo della divisione Internet of Things, e Kathy Winter, in precedenza da Delphi, azienda alla quale Intel ha fornito chip per la gestione dell’architettura autonoma per un sistema “chiavi in mano” che sarà commercializzato entro il 2019. Tom Lantzsch, ex dirigente ARM (azienda dove ha lavorato per dieci anni), occuperà il posto che prima era di Davis.
È presto per dire se i movimenti in questione siano rilevanti o solo una formalità; Intel è ad ogni modo certamente determinata a entrare in ambiti nuovi rispetto a quelli dove da sempre lavora (es. CPU per computer desktop, notebook, server). Il mondo automotive ha da tempo stuzzicato l’interesse di vari big dell’informatica. Nvidia, ad esempio, da tempo mette a disposizione soluzioni per le auto a guida autonoma, con hardware, piattaforme di sviluppo e soluzioni software specifiche. Nelle auto in arrivo (autonome e no) sarà sempre più fondamentale avere chip e piattaforme in grado di gestire e telecamere, display e sensori. Che si tratti “semplicemente” di parcheggiare da sole o capire come evitare i pericoli, le auto del futuro saranno in grado di fare cose “intelligenti” grazie ad avanzamenti nel campo della “computer vision”, del “deep learning” e della grafica che richiedono l’uso di veri supercomputer in miniatura. Oltre alla guida autonoma o assistita, chip sono fondamentali per la navigazione, per l’infotainment, per la strumentazione digitale e per il “driver monitoring” (funzionalità di monitoraggio del comportamento del guidatore in grado di valutare, sentire, capire e reagire in base a ciò che succedenti intorno e agli occupanti del veicolo).
Due settimane addietro, il CEO di Intel Brian Krzanich ha annunciato, durante il suo keynote alla LA Auto Show’s AutoMobility conference, che Intel Capital ha in programma più di 250 milioni di dollari di nuovi investmenti nei prossimi due anni per far diventare la guida autonoma pienamente una realtà.