Giovedì 29 gennaio in contemporanea con Londra e diversi altri eventi in Europa, è stata ufficialmente presentata la nuova famiglia di processori Intel Core vPro di quinta generazione, con innovazioni per quanto concerne il wireless, sicurezza integrata, prestazioni e funzioni di gestibilità. I nuovi processori Intel Core vPro di quinta generazione si focalizzano su tre aree specifiche: wireless display, docking wireless e innovazione del design. Intel ha spiegato che le aziende potranno scegliere PC con una varietà di design mai visti fino ad ora, che si tratti di dispositivi 2 in 1, ultrabook, notebook ultra sottili detti “clamshell” e mini PC, con fino al doppio di durata della batteria e più del doppio delle prestazioni, design fino a 3 volte più sottili e più leggeri del 50% rispetto a un notebook di solo 4 anni fa.
La tecnologia Intel Pro Wireless Display (siglata con Pro WiDi) permette non solo di rendere le presentazioni e le sale conferenze libere dai cavi, ma anche di eliminare i fili negli uffici. Accanto a una maggiore usabilità e flessibilità nei controlli – della privacy e del presentatore – la soluzione supporta funzioni speciali quali la gestione del canale wireless per ridurre il rischio della congestione di rete e le vulnerabilità di sicurezza, nonché la capacità di aggiornare e gestire le schede di rete da remoto.
Uno specifico docking wireless di Intel consente di essere connessi e pronti a lavorare semplicemente avvicinandosi alla scrivania. Questa tecnologia, priva di cavi, sicura e gestibile, permette ai sistemi di collegarsi automaticamente a monitor, tastiere, mouse e accessori USB ed elimina la necessità di tradizionali docking station meccaniche e cablate.
Oltre ai miglioramenti della produttività dei luoghi di lavoro, i processori Core vPro di quinta generazione offrono migliorie in termini di sicurezza tramite hardware e nuove funzioni di gestibilità. L’abbinamento agli Solid State Drive serie Intel Pro 2500 permette ai reparti IT di sfruttare funzionalità di crittografia dei dati integrate, e agli utenti di trarre vantaggio da una protezione “intelligente” e trasaprente. Una tecnologia denominata Intel Identity Protection semplifica l’autenticazione assicurando che le persone designate abbiano accesso alle informazioni appropriate nel momento giusto. La gestione remota su reti cablate e wireless per ogni tipo di dispositivi è possibile dalla tecnologia Active Management del produttore di CPU, anche se il sistema operativo non risponde o il dispositivo è spento.
Tutte queste novità tecnologiche presentate oggi da Intel sono destinate, almeno per ora, ai computer per le aziende e al settore business. All’evento Intel di Milano erano già disponibili notebook, tablet e altri dispositivi di alcuni dei principali costruttori del mondo PC, tra cui Acer, Fujitsu, HP, Lenovo e Panasonic. In questo articolo trovate le fotografie scattate da Macitynet durante la presentazione Intel a Milano.
Per quanto riguarda il mondo Apple sembra improbabile che la multinazionale di Cupertino decida di adottare queste tecnologie Intel destinate al mercato e ai computer business. Come gli altri costruttori di computer PC, anche Apple potrebbe siglare un accordo per realizzare notebook, desktop e accessori con Intel vPro di quinta generazione, ma in questo caso dovrebbe implementare una ampia gamma di tecnologie progettate a Santa Clara, una soluzione teoricamente possibile, magari limitando alcune funzioni espressamente progettate per il mondo dei PC-Windows e con un maggior livello di progettazione e controllo da parte di Apple. Fino a oggi però Cupertino ha preferito limitarsi a impiegare i processori Intel e gli altri chip indispensabili del costruttore, riservandosi il controllo completo sulla progettazione della scheda madre e anche sulla scelta delle altre componenti del sistema.
Le innovazioni introdotte da Intel vPro di quinta generazione però non rappresentano un mero incremento di prestazioni e autonomia: la libertà dai cavi, le nuove docking station senza fili, così come i sistemi di riconoscimento biometrici e di sicurezza decisamente molto più amichevoli per l’utente, hanno il potenziale di modificare profondamente lo stile d’uso e di lavoro degli utenti. Questa innovazione parte dall’alto: è integrata in tablet, convertibili e notebook destinati al settore business e aziendale, ma occorre tenerne conto perché indica una gamma di strategie e di soluzioni che nel giro di breve tempo potranno poi essere estesi anche al mercato consumer, sui tablet, convertibili e portatili dal prezzo più abbordabile.
Prevedere le mosse di Cupertino non è mai semplice: occorre attendere per scoprire se anche Apple considererà rilevanti le novità di Intel vPro di quinta generazione, integrando magari alcune funzioni personalizzate nei portatili e nei sistemi professionali, per poi adottarli anche nei prodotti consumer, o se invece percorrerà una strada completamente diversa: entrambe le opzioni sono aperte. Secondo le indiscrezioni e anche qualche analista di primo piano ritengono invece che Apple sia già al lavoro per rivoluzionare tutto un’altra volta: nel giro di qualche anno la Mela potrebbe abbandonare Intel per progettare internamente processori proprietari con architettura ARM.
Non è questa la sede per valutare le difficoltà, i pro e i contro di una strategia simile: chi segue il mondo dell’informatica sa che la piattaforma Intel rappresenta uno standard de facto dal 1983, anno di introduzione del primo PC. Chi segue Apple sa che in alcuni casi anche le indiscrezioni meno plausibili possono dimostrarsi reali, come è già avvenuto all’abbandono dei PowerPC per passare a Intel. Apple rappresenta una variabile poco prevedibile rispetto ad altre società del settore: può piacere o meno, ma è innegabile che contribuisce non poco a rendere più interessante questo mercato, in alcuni casi come è già avvenuto rivoluzionandolo completamente.