Finora i processori Intel Core i9 e Core i7 di ultima generazione dotati di più core di calcolo sono proposti a prezzi premium, ma poco dopo l’estate sono attesi i primi processori Intel Core 9ª generazione che promettono di incrementare i core a prezzi più abbordabili.
Il colosso di Santa Clara ha incontrato problemi con la tecnologia a 10 nanometri, in ogni caso Intel continua a migliorare i processi costruttivi a 14 nanometri che verranno impiegati per costruire i primi processori Intel Core 9ª generazione per computer desktop attesi appunto per il primo novembre.
Tra questi Intel Core i9-9900K, il primo di questa nuova famiglia con prezzo abbordabile. Anche gli utenti non interessati alle prestazioni estreme e prezzi premium delle serie X ed Extreme Edition, potranno così disporre di un processore Core i9 da 8 core con 16 thread di calcolo, secondo quanto anticipato da WCCFTech. La frequenza di clock sarà di 3,6 GHz con Turbo Boost fino a 4,7 GHz per tutti i core, oppure fino a 5 GHz per uno o due core
Anche il nuovo Intel Core i7-9700K è atteso come il primo di questa gamma con 8 core a prezzo abbordabile, ma senza Hyperthreading, quindi supporterà un solo flusso di calcolo per core e non due come avviene con il multi-thread. Funzionerà alla frequenza di 3,6 GHz che possono arrivare a 4,6 GHz in TuboBoost, o fino a 4,9GHz per un solo core.
Infine è atteso anche il nuovo Intel Core i5-9600K da 6 core, anche questo senza multi-thread, da 3,7 GHz con Turbo Boost a 4,3 GHz per tutti i core, oppure fino a 4,6 GHz per un core.
Sembra che questi tre processori saranno gli unici Intel Core 9ª generazione ad arrivare quest’anno: tutti gli altri modelli invece sono attesi per l’inizio del 2019. Un rilascio scaglionato nel tempo che permetterà però a Intel di affrontare meglio la concorrenza sempre più agguerrita di AMD che con i nuovi Ryzen continua a proporre processori con sempre più core, sempre più veloci a prezzi competitivi.
Trattandosi di processori per computer desktop è poco probabile che vengano impiegati da Apple che ormai da anni impiega processori mobile sia per i portatili che per gli iMac, mentre per le macchine professionali sfrutta i processori Xeon di fascia workstation e server.