Intel sta da tempo affrontando alcune difficoltà tagliando in varie parti del mondo personale ritenuto non più utile alle sue strategie. Ad aprile di quest’anno è stata annunciata una “ristrutturazione” globale che prevede il taglio di 12.000 unità lavorative; tra i paesi colpiti dai tagli anche la Francia, paese nel quale Intel licenzierà 750 persone. Ad essere maggiormente interessati, i due centri di ricerca di Sophia Antipolis (un parco tecnologico tra Nizza e Cannes che ospita varie aziende di informatica, incluse IBM e Hewlett-Packard) che vede attualmente impiegate 400 persone per la Casa di Santa Clara, e quello di Tolosa nel quale lavoravano 280 persone. Nei due centri di ricerca in questione è stata sviluppata la piattaforma “Medfield”, un chip per smartphone che non ha riscontrato grandi successi. In Francia i ricercatori di Intel si sono occupati anche di nuovi sviluppi nell’integrazione della radiofrequenza (RF) e chip-modem 3G/4G, tecnologie alle quali da tempo si dice sia interessata anche Apple.
L’idea di Intel è probabilmente quella di concentrare il lavoro in gruppi più grandi, in uffici che si trovano in altre parti del mondo (Stati Uniti, Cina, Germania). La sede di riferimento di Intel in Francia (a Meudon, nella regione dell’Île-de-France, a sud-ovest di Parigi), dovrebbe rimanere al suo posto. Il futuro dei 750 dipendenti sarà negoziato il 12 luglio. I sindacati hanno già chiesto al governo di intervenire, evidenziando gli utili realizzati dall’azienda nell’ultimo trimestre, cresciuti del 3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il piano di ristrutturazione dovrebbe consentire di risparmiare in un anno 1.4 miliardi di dollari.