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Intel, arriva il controller Thunderbolt di nuova generazione

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VR Zone riferisce che Intel ha incominciato a spedire ai propri clienti “Cactus Ridge”, controller Thunderbolt di ultima generazione che dovremmo vedere anche sui nuovi Mac in arrivo. Il controller in questione pare sia già nelle mani di alcuni produttori di motherboard e questo vuol dire che dovremmo pertanto finalmente vedere la porta Thunderbolt anche su computer non marchiati Apple. Il chip dovrebbe comparire su una nuova linea di MacBook Pro da tutti data per imminente, su nuovi iMac e su nuovi Mac Pro anche se il futuro di questi ultimi è ancora fumoso (da tempo Apple non rinnova la linea e molti mettono un punto interrogativo nel futuro di queste macchine.)

Intel offrirà due soluzioni Thunderbolt per la futura generazione di chip Ivy Bridge: il controller denominato DSL3310 con due linee in grado di sfruttare la larghezza di banda del PCI Express e 2.1W, e il DSL3510 in grado di gestire quattro linee PCI Express assorbendo 2.8W. Il controller DSL3510 potrà essere utilizzato per collegamenti in cascata, diventando un’alternativa più economica rispetto a Light Ridge, il chipset CV82524 di attuale generazione (i MacBook Air e i Mac Mini odierni con Thunderbolt utilizzano il chip nella versione Eagle Ridge; gli iMac e i MacBook Pro la variante Light Ridge).

Secondo VR Zone Apple potrebbe usare il DSL3310 sui notebook e il DSL3510 sulle macchine desktop. Il supporto multiplo a DisplayPort del DSL3510 consentirebbe l’interfacciamento sia con schede video indipendenti, sia con schede video integrate. Un terzo controller, denominato DSL2210, è una variante economica utilizzabile dai produttori di dispositivi di storage esterni (non supporta però i collegamenti in cascata).

Intel, lo ricordiamo, sta lavorando per migliorare ulteriormente la velocità di Thunderbolt. La casa di Santa Clara prevede in futuro il supporto del protocollo PCI-Express 3.0, anziché il più “lento” (relativamente parlando) PCI-Express 2.0 attuale. Non sono state indicate date ma certamente è necessario del tempo prima che i protocolli siano standardizzati e create periferiche adeguate. Il bus PCI-Express 3.0 ha un’ampiezza di banda che raggiunge gli 8 GT/s, il doppio del predecessore PCI Express 2.0 (in grado di offrire di velocità di trasferimento fino a 5 GT/s). Cavi con connessioni ottiche erano stati originariamente previsti per Thunderbolt ma, probabilmente per ridurre i costi, i cavi odierni sono ancora cablati con il tradizionale rame. Il ricorso alle connessioni ottiche potrebbe essere uno dei meccanismi che consentirà a Intel di ottenere velocità di trasferimento ancora più elevate di quelle odierne. Il passaggio a fibra ottica è rilevante poiché la tecnologia che consente oggi di operare a 10 Gbps in futuro potrebbe raggiungere anche i 100 Gbit/s (come termine di paragone si deve considerare che una connessione da 10Gb/s consente di trasferire un lungometraggio Blu Ray in meno di 30 secondi).

[A cura di Mauro Notarianni]

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