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Intel annuncia i processori Ivy Bridge, i primi chip”tridimensionali”

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Intel ha annunciato oggi i processori della serie Ivy Bridge, rispettando le previsioni che parlavano proprio del 23 marzo come data del lancio.

I primi chip, fa sapere la casa di Santa Clara, appartengono «per la maggior parte», dice BBC che cita Intel, alla classe di consumo e dimensionale adatta al mondo dei desktop. Si tratta di 13 modelli della serie Core i5 e Core i7, mentre altri prodotti utili al mondo dei portatili, quindi dei MacBook Pro e dei MacBook Air, dovrebbero arrivare più avanti nel corso della primavera.

transistor trigateI processori Ivy Bridge, rappresentano una significativa svolta generazionale nel campo dei semiconduttori. Sono le prime CPU con circuiteria da 22 nanometri, una tecnologia che sommata ad altri elementi permette di ridurre i consumi del 20% rispetto alla generazione precedente aumentando nel contempo del 20% le prestazioni. Uno fattori cruciali e distintivi è l’introduzione della tecnologia trigate, una struttura peculiare che rivoluziona alla base la stessa concenzione del transistor che passa da un ingresso e una uscita, regolati da un singolo elemento (il gate appunto) che gestisce il flusso “aperto” “chiuso”, ad un triplo gate, uno montato sopra altri due sottostanti (di qui la definizione 3D) così da avere il triplo del flusso degli elettroni e un’aumento dell’efficienza dell’architettura. Questo non solo determina, a parità di consumo un incremento considerevole delle prestazioni, ma anche una riduzione della dispersione di energia determinate dalle correnti parassite. Secondo Intel, nello stato “spento” il transistor trigate porta virtualmente a zero il consumo. Lo studio dei processori trigate è in corso da decenni da parte non solo di Intel ma anche da parte di altri concorrenti; Santa Clara è stata però la prima azienda al mondo ad annunciare di avere raggiunto il traguardo nel 2002 ed è la prima azienda al mondo a lanciare un processore con questa tecnologia. Il passaggio a 22 nanometri è fondamentale sotto questo profilo; più vicini sono i transistor, infatti, maggiore è la dispersione di corrente e quindi minore l’efficienza.

transistor trigate

Intel sottolinea anche un sostanziale incremento delle prestazioni grafiche dei processori Ivy Bridge che grazie alla componente grafica integrata saranno in grado di decodificare video 4K (il quadruplo del video Full HD); balzo in avanti anche nel settore audio digitale.

Ricordiamo che Apple dovrebbe lanciare una serie completa di macchine basate su Ivy Brige. I più attesi in questo settore sono i MacBook Pro che dovrebbe contare su un radicale rinnovamento non solo dal punto di vista delle schede madri ma anche dal punto di vista estetico. Si vocifera, in particolare, di un rinnovo che condurrà le macchine da 15 e 17 pollici ad assomigliare molto ai MacBook Air con il modello da 13 pollici ancora in discussione visto che tra le ipotesi c’è anche l’unificazione delle linee di prodotto così che il modello entry level MacBook Pro potrebbe essere di fatto sostituito dal modello 13 Air. Quasi certa l’eliminazione del drive ottico a favore di un secondo disco fisso o di un disco SSD e l’arrivo di schermi ad ultra risoluzione di tipo Retina.

In arrivo ci sono però anche nuovi iMac e nuovi Mac mini, anche se non è chiaro se ci saranno in questo caso novità di carattere estetico, ma il barometro punta verso il no visto che i Mac mini sono stati appena modificati mentre gli iMac per ora non sembrano avere necessità di modifiche di sostanza.

Punto interrogativo, infine, sui Mac Pro il cui destino è incerto. Numerose fonti ritengono che Apple potrebbe scegliere di introdurre sul  mercato un “super” iMac, da destinare a grafici, operatori CAD, fotografi, videomakers, abbandonando la soluzione tower.

Anche per le tempistiche abbiamo diverse ipotesi. Secondo alcune Apple potrebbe puntare prima ad un lancio dei portatili, usufruendo di una fornitura anticipata per “gentile concessione” di Intel, rispetto alla concerrenza, dei processori per portatili. L’annuncio dovrebbe avvenire, dicono alcune fonti, tra maggio e giugno. Ma non è da escludere che Apple decida di muoversi più velocemente, annunciando subito i desktop per poi far seguire a stretto giro di posta i portatili. Quel che è certo è che attualmente Cupertino appare in difficoltà nelle vendite delle CPU che sono tutte, senza distinzione, invecchiate; se gli iMac hanno superato l’anno di vita, i MacPro si avviano ai due anni. I Mac mini sono solo leggermente più “giovani” (annuncio a luglio dello scorso anno) degli iMac mentre i MacBook Pro solo formalmente sono i più recenti; il rinnovo dello scorso ottobre fu infatti solo uno speed bump; l’architettura è invece vecchia di più di un anno, visto che venne presentata nel febbraio del 2011.

intel ivy bridge

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