Intel ha deciso di bloccare i previsti investimenti miliardari in Italia e Francia, preferendo per il momento concentrare i propri sforzi in Irlanda (dove sono già attivi alcuni impianti produttivi), in Germania (dove stanno per iniziare i lavori di costruzione di una delle fab più avanzate del mondo) e in Polonia (dove costruirà una struttura dedicata al packaging avanzato).
A riferirlo il quotidiano statunitense Politico affermando che la scelta è legata a “perdite finanziarie”, obbligando a far saltare gli investimenti previsti in Francia e Italia. Oltralpe, la multinazionale statunitense aveva previsto la creazione di un hub a Parigi da dedicare a ricerca & sviluppo nel campo dell’AI e all’HPC (High Performance Computing, tecnologie come quelle dei computer cluster per creare sistemi di elaborazione in grado di fornire prestazioni molto elevate). L’hub di Parigi avrebbe dovuto aprire entro fine anno e impiegare circa 450 persone.
In Italia, Intel aveva ottenuto 4,75 miliardi di euro di incentivi dal governo per creare una struttura che doveva impiegare 1500 persone e far lavorare migliaia di fornitori. Oltre ai presunti problemi di natura finanziaria, l’espansione nel nostro Paese sarebbe stata ulteriormente ostacolata da problemi causati dalla mancata acquisizione di Tower Semiconductors (azienda israeliana che ha forti legami con la nostra STMicroelectronics). L’acquisizione di Tower Semiconductor è saltata lo scorso anno per la mancanza di tutte le autorizzazioni necessarie richieste dalle autorità cinesi, elemento che avrebbe avuto impatto nei piani di Intel per rafforzare la sua presenza in Italia.
Tutte le notizie dedicate a Finanza e Mercato sono disponibili a partire dai rispettivi collegamenti.