Intel non è stata tenuta al corrente delle trattative in corso tra Nokia, sua partner nel progetto MeeGo, e Microsoft e non aveva più informazioni di quante non ne avessero i giornali della vicenda che finirà per marginalizzare il progetto congiunto sul sistema operativo open source. A riferirlo a TechCrunch sono alcune fonti vicine alle due parti in causa, consultate dal sito di tecnologia americano.
In base a quanto TechCruch ha appreso, Intel è rimasta sostanzialmente all’oscuro di tutto il processo che ha condotto la società finlandese e il colosso del software ad un abbraccio strettissimo anche se nel corso delle passate settimane dovrebbe avere avuto qualche segnale che qualche cosa non stava andando per il verso giusto dagli intralci che i piani per il lancio del primo smartphone con MeeGo avevano avuto. Il sito dice che l’N9-00 (nome in codice del telefono con processore Atom) è stato respinto dagli operatori mobili per alcuni problemi con la tastiera meccanica. Il telefono avrebbe avuto difficoltà a gestire i consumi e conseguentemente una batteria che occupava uno spazio superiore a quello medio occupato da questa componente. Sulla tabella di marcia resta l’N9-01 con tastiera virtuale e sempre sistema operativo MeeGo che potrebbe vedere la luce tra oggi e domani al Mobile World Congress di Barcellona. Questo telefono, la cui interfaccia è stata disegnata fuori dal gruppo che internamente a Nokia si occupa di questo compito, potrebbe non solo essere il primo cellulare con MeeGo ma anche l’ultimo.
Intanto però Intel continua a lavorare in altri settori per dare al sistema operativo frutto dell’unione di Moblin e Maemo (due Os basati su Linux frutto della ricerca di Intel stessa e di Nokia) piattaforme diverse. Fujitsu, uno dei leader mondiali nel settore dei mini portatili che in passato aveva scommesso molto sui tablet “convertibil” di prima generazione ha annunciato il primo laptop con MeeGo; si tratta del LifeBook MH330, una macchina da 10 pollici, tastiera meccanica completa e processore Atom. Anche se il progetto di Fujitsu è certamente antecedente all’annuncio di Nokia e non correlato con esso, sembra la prova concreta che quanto le gelide parole con cui Intel ha accolto l’annuncio di Nokia sono già tradotte in pratica: «siamo spiaciuti della decisione di Nokia e diamo il benvenuto alla loro scelta di dare un contributo nel campo open source a MeeGo, ma noi non deviamo dai nostri propositi. MeeGo non è un sistema operativo solo per smartphone, ma per una lunga serie di dispositivi e vediamo importanti opportunità nei settori automobilistico, netbook, tablet e set top box». Insomma, con Nokia o senza Nokia, MeeGo e con esso i processori Atom saranno protagonisti del mondo del mobile e se il quasi ex partner finlandese decidesse di buttare tutte le sue risorse hardware per dare a Microsoft quella piattaforma con visibilità e prestigio che il suo Windows Mobile 7 fatica a trovare, a Santa Clara hanno tanti amici a cui rivolgersi.