Intel ha ufficialmente presentato i nuovi chipset per notebook e desktop compatibili con l’attuale generazione di processori Core, costruiti con tecnologia costruttiva a 22 nanometri, nome in codice “Ivy Bridge”. I chipset della serie 7 supportano l’USB 3.0 di serie (in precedenza bisognava sfruttare chip dedicati di terze parti) e caratteristiche quali Smart Response, Smart Connect e Rapid Start. La prima consente di sfruttare gli SSD come unità di caching per un hard disk meccanico; Smart Connect permette ad applicazioni web (es. Facebook o Twitter), di ricevere aggiornamenti in modalità push quando il netbook si trova nello stato di risparmio energetico (un software potrebbe, ad esempio, attivare la connessione di rete, controllare lo stato delle app e verificare l’account di posta elettronica); Rapid Start, infine, è una tecnologia che sfrutta la velocità delle memorie NAND e permette a un SSD di passare dallo stato d’ibernazione a quello attivo in pochissimi secondi. Nello stato d’ibernazione, la batteria di un netbook può durare decine di giorni.
Nei nuovi chipset non manca il supporto allo standard PCI Express 3.0, con il quale è possibile ottiene un raddoppio della larghezza di banda massima teorica rispetto allo standard 2.0. Questo controller è integrato nei processori Ivy Bridge. Insieme ai tre modelli per macchine desktop, la casa di Santa Clara ha reso disponibili quattro versioni per notebook: si tratta dei modelli HM77, UM77, HM76 e HM75. Anche in questo caso i nuovi chipset non debuttano assieme alle CPU della famiglia Ivy Bridge per le quali sono stati pensati; CPU che dovremmo vedere nel corso delle prossime settimane (molti nuovi Core i5 e i7 per il settore desktop e tre core i7 per il settore mobile).
[A cura di Mauro Notarianni]