Dopo la morte dell’adolescente britannico Molly Russell nel 2017, che si tolse la vita dopo aver visto immagini correlate al suicidio sia su Instagram che su Pinterest, il noto social network fotografico vieta adesso i disegni e i meme legati all’autolesionismo.
La piattaforma, dopo aver preso misure contro il phishing, espande il concetto di sicurezza utente imponendo il divieto di contenuti grafici, come vignette, meme e foto, con scene legate all’autolesionismo. “Non consentiremo più”, spiegano i vertici Instagram, rappresentazioni immaginarie di autolesionismo o che richiamino il tema del suicidio su Instagram, come disegni, meme o contenuti a film o fumetti che utilizzano tali immagini.
Nel post sul blog ufficiale si legge anche che il network rimuoverà anche altre immagini che potrebbero non mostrare scene di autolesionismo o suicidio, ma che potrebbero includere elementi riconducibili all’autolesionismo e al suicidio.
La società, inoltre, ha anche precisato che gli account che condividono contenuti correlati al suicidio e all’autolesionismo non saranno più raccomandati nella ricerca o saranno penalizzati nell’esplorazione; di contro, saranno promossi account che condividono risorse per la prevenzione del suicidio, come il National Suicide Prevention Lifeline.
A febbraio, la società aveva annunciato che avrebbe combattuto le immagini autolesioniste, nascondendole per via del contenuto altamente sensibile. Secondo l’ Organizzazione mondiale della sanità, circa 800.000 persone muoiono ogni anno per suicidio, divenuto la seconda causa di morte tra i giovani di età compresa tra 15 e 29 anni.
Negli Stati Uniti, il suicidio giovanile è aumentato del 56% nell’ultimo decennio. Gli esperti suggeriscono che le piattaforme di social media potrebbero aiutare a contrastare questa tendenza, monitorando gli account ed eseguendo programmi di sensibilizzazione online, addestrando sia i giovani che gli adulti a riconoscere eventuali campanelli di allarmi nei coetanei.
Niente è più importante per ME della sicurezza delle persone che usano Instagram, in particolare dei più vulnerabili. Il suicidio e l’autolesionismo sono argomenti difficili e complessi. ci sono molte opinioni sul modo migliore di affrontarli – ma contano molto e per ME, come genitore, colpiscono nel segno.
Con queste parole, Adam Mosseri, capo di Instagram, introduce il divieto di immagini legate all’autolesionismo sul proprio social.