Infostranieri è un’applicazione che rende più semplice la vita degli immigrati in Italia: pratiche burocratiche comprensibili, più facili e veloci, passano direttamente dallo smartphone. Lo straniero può trovare grazie ad Infostranieri in pochi tap le informazioni che desidera, nella propria lingua e, compilando un semplice modulo, richiedere il disbrigo di una pratica e ricevere una risposta in circa 48 ore.
L’app – che ha ricevuto il patrocinio del Parlamento europeo e il Consolato Generale d’Albania a Milano – è stata realizzata da un giovane straniero, Bashkim Sejdiu. Bashkim Sejdiu ha 32 anni, è di origine kosovara e da 21 anni vive in Italia. Ha fondato a Varese un’associazione per immigrati albanesi e dopo qualche anno di attività per l’integrazione degli stranieri, ha dato vita al progetto che unisce le esigenze di chi si trova a dover sbrigare le pratiche per documenti, permessi di soggiorno, passaporto, riconoscimento dei titoli di studio, e la tecnologia: l’applicazione Infostranieri. Macity lo ha intervistato, dopo la presentazione del progetto alla Camera dei deputati.
Come è nata l’idea di un’app che sia un aiuto per gli stranieri in Italia? Il progetto è legato anche ad una storia personale?
L’app non ci sarebbe stata se non avessi provato sulla mia pelle le difficoltà che incontra uno straniero in Italia. A Varese, dove vivono 12mila albanesi ho fondato un’associazione per immigrati dall’Albania e ho iniziato a proporre attività di coesione e integrazione sociale. Per alcuni anni sono stato a contatto con stranieri di diverse etnie: tutti i giorni ascoltavo storie diverse, le esigenze di ciascuno, il racconto di problematiche superate. Tutte avevano un “problema” in comune: la burocrazia, ovvero l’approccio con i proprio documenti, la difficoltà di reperire informazioni chiare e la necessità di aver un supporto per le pratiche. Giorno dopo giorno, e storia dopo storia, mi rivedevo anch’io nelle situazioni che mi venivano raccontate, e la mia voglia di riuscire a far qualcosa risolvere questo problema comune a tutti gli stranieri era sempre in cima ai miei pensieri. Aiutando gli stranieri con le pratiche nei vari uffici (Questura, Prefettura, Ministero, Consolati) capivo che anche questi enti avevano qualcosa in comune: la necessità di trovare un modo efficiente ed efficace per spiegare agli stranieri le norme nazionali e quelle dell’ufficio stesso: mancava uno strumento che offrisse la possibilità di un dialogo per poter essere capiti e comprendere gli stranieri. Così è nata l’idea di questa applicazione chiamata Infostranieri.
Quali sono le difficoltà per uno straniero in Italia alle quali date una risposta con l’app Infostranieri?
La situazione attuale per gli stranieri in Italia è molto critica: mancano punti di riferimento e un supporto informativo e di accompagnamento nell’esecuzione delle pratiche burocratiche. Gli stranieri procedono in modo autonomo, senza sapere bene cosa fare, talvolta allo sbando completo. Anche quando si recano nei patronati, a un ufficio di pratiche per stranieri o agli studi legali i problemi ci sono comunque, in alcuni casi con l’aggravante del costo per lo svolgimento delle pratiche. Tramite l’app non solo possono avere un’idea di quali documenti servono nella propria lingua, ma compilando il supporto, possono usufruire del servizio direttamente sul proprio telefonino, in modo gratuito ed entro 48 ore. Questo impianto comporta ovviamente diversi benefici per lo straniero: risposta immediata, senza perdere neanche una giornata di lavoro, in maniera gratuita e nella propria lingua; sentirsi parte attiva nello svolgimento delle proprie pratiche, avendo modo di capire come funziona. L’app è disponibile in molte lingue: oltre all’italiano sono presenti albanese, arabo, cinese, russo, spagnolo, francese, inglese. Gli utenti potranno espletare le proprie pratiche burocratiche nella lingua madre e i vari uffici non saranno invasi da persone che parlano lingue sconosciute. I contenuti sono divisi in cinque aree: pratiche, professionisti, ambasciate, notizie e associazioni. Queste aeree permettono al cittadino straniero in Italia di accedere alle informazioni di interesse, di avere un supporto diretto per i documenti, di trovare un professionista convenzionato in grado di erogare un servizio di supporto specifico, di ricercare gli uffici del Paese d’origine sul territorio italiano e di ricevere notizie.
Quanti stranieri avete raggiunto fino ad oggi? Avete avuto dei feedback da parte degli utenti? Cosa apprezzano di più di questo strumento?
Ad oggi abbiamo raggiunto circa mille persone, che hanno sin da subito fatto richieste per permessi di soggiorno e per avviare le pratiche per la cittadinanza, ma anche per pratiche per procedere sulla richiesta di rinnovo del passaporto presso il proprio consolato. Sono rimasti piacevolmente colpiti dalla possibilità di accedere a informazioni e documentazione nella propria lingua e attraverso una risposta immediata. Abbiamo avuto anche richieste di convenzioni da parte di associazioni e da professionisti.
Quale sarà il futuro dell’app? Avete altri progetti in cantiere?
L’app intende essere un vero e proprio collegamento tra i vari soggetti coinvolti nelle problematiche e nelle soluzioni relative al mondo dell’immigrazione: Ministeri, Prefetture, Questure, Ambasciate, Consolati, Regioni, Comuni e Associazioni del mondo dell’immigrazione. Abbiamo creato il bottone “stato pratica” che permette di monitorare lo stato di avanzamento della pratica e permette, quindi, di sapere quando poter ritirare il permesso di soggiorno. Anche questo servizio è molto utile perché riduce le file nelle questure. Per ora questo servizio è fruibile solo per i permessi di soggiorno, ma l’idea è quella di poter accedere anche alle pratiche e al relativo stato direttamente dall’app. Per fare questo servono però un accordo e l’autorizzazione da parte del Ministero. Diciamo che questo è un assist a porta vuota che ha il Ministero per poter fornire un servizio di qualità. L’app sarà presentata all’Expo, all’interno del padiglione albanese, con un totem, dove tutti i visitatori potranno provarla. Ultima, ma non meno importante, è l’integrazione delle funzionalità ora presenti con un tasto “Sos”, che offre la possibilità di eseguire una segnalazione che coinvolga i servizi preposti, come i servizi sociali e le associazione presenti sul territorio.
L’app è disponibile per iOS e si può scaricare gratuitamente dallo Store da questo link diretto.