Generalmente il piano di assistenza per i pazienti affetti da epilessia prevede il monitoraggio dei dati pre e post crisi e di altri parametri e la loro registrazione sul diario clinico, solitamente cartaceo. Grazie ai dispositivi indossabili ed alle nuove tecnologie applicate su questi ultimi sarà possibile fare tutto questo automaticamente prevedendo occasionalmente eventi gravi come convulsioni o, nel caso di pazienti con diversi tipi di disturbi neurologici, tenere sotto controllo la progressione della malattia.
E’ un articolo della rivista Neurology Now a mettere in evidenza come alcuni indossabili siano in grado di migliorare e velocizzare le cure di persone epilettiche o affette dal morbo di Parkinson e sclerosi multipla in quanto riescono a raccogliere tutti i dati utili ovunque ed in qualsiasi momento, non solo all’interno di un ambiente clinico. «Con tutte queste informazioni più precise, spesso siamo in grado di individuare i problemi prima ancora che un paziente ne venga a conoscenza» spiega Joseph I. Sirven, neurologo alla Mayo Clinic di Scottsdale, in Arizona.
Per fare qualche esempio, il Massachusetts Institute of Technology starebbe testando un orologio che riesce a prevedere gli attacchi epilettici semplicemente misurando l’umidità della pelle, mentre la Cleveland Clinic utilizza degli iPad legati alla schiena delle persone con SM per misurare velocità di deambulazione, equilibrio e destrezza manuale. Questi sistemi non sono stati ancora approvati dalla FDA anche se, in base a quanto si legge, non manca poi molto per l’autorizzazione ufficiale che regolamenterà l’utilizzo di questi dispositivi in tal senso.